Rifiuti, Marino firma la proroga per gli impianti di Cerroni: «Ora aspettiamo il decreto del governo»

Rifiuti, Marino firma la proroga per gli impianti di Cerroni: «Ora aspettiamo il decreto del governo»
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Venerdì 16 Maggio 2014, 21:19 - Ultimo aggiornamento: 22:51
Il sindaco Ignazio Marino firmer un'altra ordinanza per continuare a utilizzare gli impianti Colari, la società gravata da interdittiva dopo la maxi inchiesta sui rifiuti nel Lazio che ha coinvolto l'ex ras di Malagrotta Manlio Cerroni.



La prima ordinanza che ha consentito l'utilizzo fino a oggi, infatti, scade la prossima settimana, il 21 maggio per l'esattezza. Il documento «ci darà la possibilità di continuare ad utilizzare temporaneamente per motivi igienico-sanitari gli impianti del Colari», spiega il primo cittadino auspicando che «nell'arco di una o due settimane venga pubblicato in Gazzetta il decreto del ministro Galletti».



Qualcuno attendeva per oggi l'ok del Cdm al decreto ambiente in questione, che però si farà attendere ancora un pò. «Non c'è emergenza perchè abbiamo una soluzione. Il ministro Galletti ha dato garanzie che il decreto verrà presentato al prossimo consiglio dei ministri che però è convocato al momento per il 22 maggio - riferisce il sindaco di Roma -. Ci stiamo avviando alla realizzazione di un eco-distretto con due biodigestori che possano trasformare le 700 mila tonnellate di rifiuti umidi in gas e quindi da problema a risorsa per la città».



Ma proprio sull'eco-distretto e sull'ipotesi di localizzazione a Santa Maria di Galeria arrivano le polemiche da parte di esponenti dell'opposizione regionale e comunale. Il consigliere regionale Ncd Giuseppe Cangemi annuncia: «Faremo le barricate a Cesano contro l'ipotesi di un impianto di trattamento dei rifiuti a Santa Maria Galeria. Zingaretti esca dal letargo amministrativo e intervenga a tutela di una comunità che non può essere abbandonata a se stessa». Gli fa eco il consigliere comunale Roberto Cantiani: «I cittadini di Cesano e di tutto quel versante di Roma, che già patiscono le criticità specifiche di territori abbandonati a loro stessi da decenni, oltre all'elettrosmog di Radio Vaticana e all'attività dell'Enea, sono riusciti a vedere un cambio di passo solo con la passata amministrazione». Ribatte l'assessore all'Ambiente Estella Marino: «Un tema così delicato non può basarsi su ipotesi, deve essere fondato su dati reali supportati da studi di fattibilità e di compatibilità urbanistica e ambientale, oltre che su un percorso trasparente e partecipativo che coinvolga in primis i cittadini e i presidenti dei Municipi interessati». E intanto dal XV si fa sentire anche il minisindaco Daniele Torquati: «Sono state volutamente travisate le parole del presidente dell'Ama Daniele Fortini che non ha mai parlato di 'discaricà ed ha oltretutto smentito il fatto che nuove discariche potranno essere costruite nel Comune di Roma. Non c'è nulla di ufficiale, non c'è stata alcuna riunione e non è stata indicata nessuna area».
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