LA RIVOLTA
Il provvedimento, redatto dalla delegata alla sicurezza Rossella Matarazzo, fa insorgere le associazioni di categoria. «Siamo assolutamente contrari - sottolinea Valter Giammaria, presidente di Confesercenti Roma - Con questi divieti, come insegnano anche le recenti esperienze, non si abolisce l'alcol delle strade, ma si favoriscono soltanto i venditori abusivi, che fanno affari d'oro praticamente indisturbati».
Secondo Giammaria, «questo è un modo per aiutare ancora chi non paga le tasse, a danno dei commercianti onesti che già vivono un difficile momento di crisi». Per bocciare il provvedimento «basta vedere quello che è successo il 1 maggio: alcol vietato nei negozi e venduto liberamente da ambulanti senza licenza», incalza Fabio Spada, leader romano di Fipe-Confcommercio. «Si tratterebbe dell'ennesimo atto che danneggia la libertà di tutto a causa del cattivo comportamento di qualcuno - spiega Spada - Le norme ci sono già: noi siamo disponibili a discutere con l'amministrazione alcune modifiche. Ma è assurdo che in una città come Roma si possa vietare di bere una birra di sera, in un bicchiere di plastica, a mezzo metro da chi la consuma legittimamente seduto a un tavolino all'aperto di un locale».
GLI ABITANTI
Chi vive nei quartieri della movida, però, si schiera a favore delle limitazioni al consumo serale di alcolici per strada. «Noi auspichiamo che la delibera venga approvata al più presto dall'assemblea capitolina, anche se sicuramente ci saranno molte pressioni per non farlo - dice Dina Nascetti, presidente dell'associazione Vivere Trastevere - Noi vorremmo anzi che fosse più restrittiva e accompagnata da rigorosi controlli per evitare risse e schiamazzi che, nel nostro rione, vanno avanti fino alle quattro di mattina». Viviana Di Capua, presidente dell'Associazione abitanti centro storico, punta il dito anche «sui minimarket aperti tutta la notte, dove si vende alcol senza limiti».
IL CONSIGLIO
In consiglio comunale c'è già chi avanza qualche perplessità» «È giusto fare nuove regole prima che si verifichino eventi di cronaca, a differenza di quanto accadeva in passato, ma bisogna chiedersi se questo provvedimento serva davvero, e non vada a favorire i venditori abusivi», sostiene Orlando Corsetti, presidente della commissione commercio ed ex presidente del I Municipio.