Nuova strage di migranti in Sicilia, si ribalta barcone: dieci morti. Mille persone in arrivo sulle coste

Nuova strage di migranti in Sicilia, si ribalta barcone: dieci morti. Mille persone in arrivo sulle coste
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Mercoledì 4 Marzo 2015, 09:06 - Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 11:46

I corpi di 10 migranti sono stati recuperati nel Canale di Sicilia da una nave mercantile che sta facendo rotta verso Augusta. Sull'imbarcazione ci sono altri 439 extracomunitari.

Le vittime erano su un barcone che si è rovesciato. Sono complessivamente 121 le persone recuperate dal rimorchiatore "Occ Cougar", in servizio nelle piattaforme petrolifere libiche, e dalla nave Dattilo della guardia costiera. Le imbarcazioni hanno pattugliato la zona di mare alla ricerca di altri superstiti. Nave Dattilo aveva a bordo 318 migranti soccorsi in una precedente operazione. La Procura di Siracusa ha aperto un'inchiesta per naufragio e omicidio plurimo colposi.

Attese mille persone. Circa un migliaio di migranti soccorsi in diverse operazioni nel Canale di Sicilia stanno per approdare in alcuni porti siciliani. Oltre a 183 migranti il cui arrivo è previsto in mattinata a Pozzallo con una petroliera, altri 319 approderanno intorno alle 10.30 a Porto Empedocle mentre la nave Dattilo della Guardia Costiera sta trasferendo ad Augusta 439 profughi. Su questa imbarcazione si trovano anche i 10 migranti morti.

Nel porto i Pozzallo la polizia di Stato ha già predisposto gli agenti per l'ingresso al centro di primo soccorso ed assistenza. La squadra mobile ha già avviato le indagini per identificare gli scafisti grazie anche alla visione dei filmati delle fasi di soccorso.

Salvati 941 migranti. Sono complessivamente 941 i migranti salvati nel Canale di Sicilia ieri dalla Guardia Costiera. Tra le varie operazioni coordinate dal Centro Nazionale di soccorso a Roma, quella di un barcone rovesciato con 121 persone salvate e 10 corpi recuperati da nave Dattilo della Guardia Costiera che già aveva a bordo 318 migranti salvati in una precedente operazione.

In meno di 24 ore, sono state in totale 7 le operazioni di soccorso coordinate dalla Guardia Costiera in una zona di mare a circa 50 miglia a nord della Libia.

Sono stati inoltre dirottati 3 mercantili, uno dei quali ha salvato 183 persone; disposto l'invio della nave Fiorillo della Guardia Costiera, che ha tratto in salvo 319 migranti, e richiesto l'impiego di 1 unità della Marina Militare inserita nel dispositivo Triton che è intervenuta in soccorso. Complessivamente sono stati soccorsi 5 gommoni e 2 barconi carichi di migranti, di sedicente provenienza siriana, palestinese, tunisina, libica e subsahariana. Tra le persone tratte in salvo oltre 30 bambini e più di 50 donne, di cui 1 incinta per la quale si è resa necessaria l'urgente evacuazione medica con una motovedetta classe 300 della Guardia Costiera di Lampedusa.

Boldrini scrive a Schulz

Di fronte al ripetersi di tragedie come quella di oggi con la morte di 10 profughi nel canale di Sicilia, l'Unione europea «non può non sentirsi chiamata in causa». E' quanto ha scritto la presidente della Camera Laura Boldrini in una lettera al presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, e a tutti i presidenti dei Parlamenti dell'Ue. «L'aggravarsi delle situazioni in alcuni Paesi della sponda meridionale del Mediterraneo e, in particolare in Libia, potrebbe far precipitare la situazione», aggiunge Boldrini che sottolinea l'importanza di un'azione comune da parte dei 28 Parlamenti dell'Ue. In questo senso, la prossima Conferenza dei presidenti dei Parlamenti dell'Ue, che si terrà alla Camera il 20 e 21 aprile prossimi, «può costituire -rileva Boldrini- un'occasione importante per promuovere l'adozione di iniziative utili, specie se condivise».

«Le possibilità di un risultato positivo sarebbero tanto maggiori ove si operasse contestualmente a livello europeo attraverso l'attivazione del Parlamento europeo nei confronti della Commissione e del Consiglio e a livello nazionale attraverso il rapporto tra ciascun Parlamento e il rispettivo Governo. I Parlamenti potrebbero adoperarsi affinché i rispettivi governi, sin dal prossimo Consiglio europeo, adottino misure urgenti per aumentare le risorse finanziarie da destinare al rafforzamento dei mezzi da impiegare nel Mediterraneo per prestare soccorso a migranti e richiedenti asilo», conclude Boldrini.

L'Ue accelera

Mentre Matteo Salvini accusa il premier Matteo Renzi e il capo del Viminale Angelino Alfano di «avere le mani sporche di sangue», a ribadire che «l'Italia non è sola» è invece la Commissione Ue che sente «l'urgenza» del momento e accelera la strategia per affrontare il fenomeno.

«L'Agenda europea sulle migrazioni prevista per metà luglio, è anticipata a metà maggio», spiega il primo vicepresidente dell'esecutivo Ue Frans Timmermans, sceso in sala stampa col responsabile all'Immigrazione Dimitris Avramopoulos per illustrare i risultati del dibattito dei commissari sul tema. L'Ue, secondo Timmermans, deve cooperare anche con i regimi dittatoriali per fronteggiare il fenomeno dell'immigrazione, contrastare i trafficanti e «proteggere meglio» i propri confini.

Sulla scia delle tragedie nel Mediterraneo e su spinta dell'Alto rappresentante Federica Mogherini, l'esecutivo Ue continua a stringere i tempi. La discussione odierna era stata infatti anticipata a inizio marzo proprio su richiesta di Mogherini, quando poco meno di tre settimane fa il canale di Sicilia era diventato cimitero per centinaia. E anche oggi, raccontano fonti ben informate, il capo della diplomazia europea (che ha inserito il punto nell'Odg del Consiglio esteri del 16 marzo) ha giocato un ruolo centrale sull'accelerazione.

«L'immigrazione è un problema che riguarda tutti gli Stati membri, non è più Mare Nostrum ma Europa nostra», dice Timmermans, mentre Avramopoulos invoca uno stop «alla politica dello scaricabarile» e ricorda che «Frontex non è la guardia delle frontiere Ue, tutta da realizzare se voluta», «non sostituisce Mare Nostrum», anche se «è compito sia dell'Ue sia degli Stati membri salvare vite».

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