FONTANAFREDDA (PORDENONE) - Vecchia di un secolo, sbiadita, torna a nuova vita una delle scritte murali dell'era fascista. Fa discutere a Fontanafredda l'opera di ripittura di una vecchia frase scritta sul muro di una abitazione in centro a Ranzano, lungo via Dante, visibile per chi arriva da Vigonovo ed è diretto a Polcenigo e che recita: questo è il tempo in cui bisogna sentire l'orgoglio di vivere e di combattere. La frase è stata restaurata con tanto di data, lo scorso 16 gennaio e la notizia è stata pubblicata anche in calce ad un vecchio post nella pagina Sei di Ranzano-Vigonovo-Romano se. Ad annunciare i lavori di restauro un cittadino che nel post spiega: «Eccola rifatta fresca fresca. Una persona amante della storia e del restauro si è offerto di rinnovarla gratuitamente». E aggiunge: «Priva di anacronistici significati politici mi pare si adatti bene anche a questi tempi di pandemia».
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LA SCRITTA FASCISTA
In effetti, potrebbe essere riferita anche ai tempi bui attuali.
CRITICHE E POLEMICHE
La scritta riportata a nuovo non è passata inosservata. La scorsa settimana la polizia locale l'aveva segnalata ai carabinieri di Fontanafredda e il sindaco Michele Pegolo conferma che sono state informate le autorità competenti. Ieri diversi i commenti critici sono apparsi non solo nelle pagine social. L'Anpi con il presidente del mandamento di Sacile, l'avvocato Loris Parpinel, stigmatizza: «Esprimo tutta la nostra indignazione. Anche se la cosa non ha rilevanza legale (il riferimento è al reato di apologia del Fascismo, ndr), è sicuramente un atto di cattivo gusto, per quanto la frase in sé sia anche abbastanza neutra. Capita però in un momento particolare, quello della settimana della Giornata della memoria. Ed è uN' offesa anche per un Comune che ha comunque avuto importanti rappresentanti partigiani, come il nostro presidente onorario Angelo Carnelutto, il partigiano Clark che oggi ha 95 anni, o Antonio Zilli ucciso dai fascisti».
L'AMAREZZA DEL PD
«Ecco aggiunge Adriana Del Tedesco, consigliere comunale del Pd a Zilli è stata dedicata una pietra d'inciampo a Pordenone, ma Fontanafredda non gli ha mai tributato niente. La frase in sé potrà non essere offensiva, ma lascia molta amarezza. Si potrebbe anche capire l'intento di un ricordo storico, ma poi forse sarebbe meglio una mostra per ricordare le frasi fasciste, contestualizzarle con adeguate spiegazioni e informazioni. Invece di guardare al passato forse sarebbe meglio guardare al futuro e magari pensare di abbellire alcuni muri come quello davvero brutto che si vede in piazza Julia a Vigonovo».