Una donna di trentasette anni è morta all’ospedale San Jacopo di Pistoia dopo aver accusato un grave malore. E sono ore di grandissima angoscia per le sorti di suo figlio appena nato, che lotta tra la vita e la morte. Ora è in prognosi riservata all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. La vittima si chiamava Laura Porta: professione infermiera, era originaria di Nuoro ma da tempo si era stabilita a Pistoia insieme al compagno Antonio. Era in dolce attesa del piccolo Andrea ormai da otto mesi.
Incinta, muore Laura Porta
Il dramma - riporta La Nazione - si è consumato lo scorso weekend: erano circa le 13.45 quando è scattato l’allarme. La donna, nella fase finale della gravidanza, si è sentita male all’interno della propria abitazione.
Subito dopo l’operazione è intervenuta l’unità di trasporto protetto neonatale, che ha portato il neonato all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dotato della migliori strutture e attrezzature disponibili per assisterlo. Inutile sottolineare che anche le condizioni del bambino siano apparse subito gravissime, in relazione alle conseguenze di quanto accaduto alla madre. Attualmente è ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale, in prognosi riservata: i sanitari che l’hanno preso in carico stanno facendo il massimo per tenerlo in vita.
Altrettanto hanno fatto i colleghi pistoiesi con la mamma, che si trovava nel reparto di rianimazione con un quadro clinico disperato. Tutti gli sforzi sono però risultati vani: Laura Porta non c’è l’ha fatta ed è morta nel tardo pomeriggio. Dolore immenso per la sua famiglia, sconforto e senso d’impotenza per tutti coloro che hanno avuto il piacere di conoscerla. Soprattutto nella grande comunità della Misericordia di Pistoia, dove aveva prestato servizio di volontariato con passione e dedizione, in particolare nel periodo dell’emergenza legata al Covid. Laura viene descritta come una ragazza solare, piena di vita e di amore, sempre pronta ad aiutare il prossimo. Tutti non si capacitano di come sia potuto accadere, tutti sono virtualmente stretti al piccolo Andrea.