Joele Leotta, tre condannati per l'omicidio dell'italiano nel Kent

Joele Leotta
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Lunedì 7 Luglio 2014, 17:14 - Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 12:57

Sono stati dichiarati colpevoli di omicidio tre dei cittadini lituani accusati di aver ucciso Joele Leotta, il ventenne di Nibionno (Lecco) morto lo scorso 20 ottobre in Inghilterra. È quanto hanno riferito all'ANSA fonti della polizia del Kent. Il quarto imputato è stato invece assolto.

«Come un branco di animali» Il verdetto pronunciato oggi arriva al termine di un processo durato 11 settimane alla Maidstone Crown Court, in Kent. Per domani è attesa invece la sentenza per i tre condannati: Alexandras Zuravliovas (26), Linas Zidonas (21) e Saulius Tamoliunas (24). Sono stati anche condannati per il ferimento di Alex Galbiati, l'amico di Joele che viveva e lavorava con lui a Maidstone e che è stato barbaramente assalito nella notte dell'omicidio. Mentre Tomas Gelezinis, 31 anni, è stato prosciolto da entrambe le accuse. Dal processo è emerso che i tre colpevoli si sono comportati «come un branco di animali» e hanno condotto un «orribile e ripugnante attacco di gruppo» contro i due ragazzi italiani arrivati in Inghilterra alla ricerca di lavoro.

Il dolore della famiglia Leotta Il giudice Philip Statman ha dichiarato di essere «molto desideroso di pronunciare la sentenza» poiché i familiari di Leotta si trovavano in aula per seguire la conclusione del processo. Mentre il detective che ha seguito le indagini per la polizia del Kent, Ivan Beasley, ha voluto ringraziare i Leotta che sono riusciti a seguire il processo nonostante i terribili particolari sulle violenze inferte al figlio che sono emersi. «Non riusciremo mai ad accettare la morte di Joele», hanno dichiarato. «Nessuno può vedere il dolore che portiamo dentro di noi. Ci rende incapaci di respirare, senza forze, ci lascia vuoti e soli. Perché è accaduto questo? Joele non meritava che gli accadesse qualcosa di così terribile. Joele era un ragazzo gentile, amorevole, rispettoso e determinato», si legge ancora, e «il suo ricordo è la nostra forza».

Pestato a morte Joele fu ucciso a calci e pugni dalla baby gang che voleva impartire una lezione a lui e a un suo amico «perché - questo quanto venne scritto - rubavano il lavoro agli inglesi». Joele era arrivato in Inghilterra il 14 ottobre, solo sei giorni prima.

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