Bertolaso: qualcuno mi ha tradito
Pd: fatti oggettivi, andazzo inaccettabile

GuidoBertolaso
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Venerdì 12 Febbraio 2010, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 23:09
ROMA (12 febbraio) - Ho la coscienza a posto. Guido Bertolaso ribadisce di non aver commesso alcun illecito nell'assegnazione degli appalti per il G8, n tantomeno di aver partecipato a festini ed orge. E se da un lato ammette di aver avuto forse un eccesso di fiducia nei confronti di certe persone e di non essere stato in grado di controllare tutto, dall'altro attacca chi getta fango sulla Protezione Civile, «un sistema che abbiamo contribuito a far crescere e che è diventato punto di riferimento a livello mondiale». Il capo della Protezione Civile torna a difendersi dalle accuse, anche perchè in questa situazione, dice, «non ho la serenità che mi serve al lavoro che stavo facendo». Una frase che in molti hanno interpretato come una conferma delle dimissioni già date e respinte da Berlusconi. Ma è stato lo stesso Bertolaso a precisarne il significato, chiarendo che il suo obiettivo è di essere sentito quanto prima dai magistrati. «Io ero pronto a chiarire fin dal primo istante questo grandissimo equivoco - ha spiegato - ho tutti gli elementi per dimostrare la mia correttezza. Purtroppo temo che i tempi si allungheranno».



Quanto ai lavori a La Maddalena, Bertolaso non nega che qualcosa non abbia funzionato, ma esclude una responsabilità diretta. «Forse ho avuto eccessiva fiducia nei confronti di alcune persone. Ma credo che il rispetto dei valori e delle responsabilità debba riguardare tutti i cittadini e i funzionari dello Stato. Se qualcosa ho mancato, me ne faccio una colpa e un rammarico, ma non per questo devo essere messo alla berlina». Quel che è evidente, comunque, è che alla Maddalena «abbiamo dovuto correre» e nel farlo «qualcosa può essere sfuggita o può essere stata fatta male». Dunque «occorre approfondire la vicenda degli appalti e della gestione della ricostruzione». «Forse - ammette - non sono stato in grado di poter controllare tutto al meglio giorno per giorno» anche perchè il 6 aprile è arrivato il terremoto dell'Aquila «dove sono stato ancora più coinvolto per seguire l'emergenza». Però le opere alla Maddalena vanno difese, perchè si è fatto «un lavoro straordinario che rappresenta una miniera d'oro per la Sardegna», senza voler considerare anche la «bonifica ambientale unica» dell'ex Arsenale.



Sulle intercettazioni Bertolaso va all'attacco. Ieri aveva detto che era tutto un equivoco e oggi aggiunge: «sono avvilito, anche per il mio paese perchè l'indagato Bertolaso non può avere accesso ai documenti e alle intercettazioni», mentre i media sì. Giornali e tv che fanno un' «informazione parziale» perchè pubblicano le «intercettazioni che dipingono Bertolaso come un personaggio senza scrupoli», ma non quelle in cui «emerge il Bertolaso che sembra rappresentare per tutti gli interessati una preoccupazione, perchè era rigoroso sui controlli».



E a chi gli chiede se sia stato il suo potere a farlo finire nella bufera, il capo della Protezione civile risponde così: «se il potere è quello di stare in mezzo al fango, alla lava, laddove la gente soffre, io sono potentissimo. Il resto del potere io non lo vedo. Se mi chiedono di fare degli interventi li faccio, ma non per interesse personale. Lo faccio quando in un paese purtroppo un po' arrugginito per le procedure e le cose concrete da fare, serve la Protezione Civile per superare quegli ostacoli burocratici che fino ad oggi hanno impedito la realizzazione di infrastrutture anche importanti».



Balducci: gare d'appalto pienamente in regola. Piena legittimità del proprio operato e regolarità delle gare di appalto che si sono svolte «non solo in modo legittimo, ma con il controllo di una molteplicità di persone e di comitati di esperti che ne hanno verificato la limpidezza». Con queste parole Angelo Balducci, presidente del Comitato superiore dei lavori pubblici si è difeso oggi davanti al Gip di Firenze, Rosario Lupo, dall'accusa di corruzione nell'ambito dell'inchiesta sui presunti illeciti legati agli appalti per il G8 alla Maddalena. L'alto dirigente è stato interrogato per circa tre ore nel carcere romano di Regina Coeli dove è detenuto da due giorni. Secondo quanto riferito dai suoi difensori, gli avvocati Roberto Borgogno e Francesca Coppi, Balducci «ha risposto punto per punto a tutte le contestazioni con molta decisione e determinazione». In particolare, ha sostenuto che gli appalti oggetto di contestazione sono stati assegnati ad «imprese che avevano i requisiti per averli». Circa i rapporti con l'imprenditore Diego Anemone, altro soggetto arrestato e che oggi si è avvalso della facoltà di non rispondere, Balducci ha sottolineato che questi sono datati nel tempo e «personali in quanto le ditte riconducibili ad Anemone hanno svolto numerosi lavori nell'ambito della pubblica amministrazione. Ma questi rapporti - ha precisato Baldu non hanno mai influito nelle scelte della pubblica amministrazione e sono stati sempre tenuti distinti».



Bersani: esistono fatti oggettivi. «Credo che certe frasi di Berlusconi siano totalmente fuori luogo. Eventuali responsabilità personali - ha detto il leader del Pd, Bersani - saranno stabilite dalla magistratura, nessuno si mette a fare il giudice, però esiste un fatto oggettivo, una responsabilità oggettiva, qui c'è un andazzo non accettabile e bisogna tirare le somme». Secondo Bersani, le «procedure assolutamente discrezionali, come si vede, danno luogo a rischi enormi e il governo sta proponendo, in questi giorni, in Parlamento di triplicare queste procedure. E' un'assurdità, combatteremo contro. Bisogna che la maggioranza rifletta, non possiamo buttarci in un pozzo, non possiamo chiamare emergenza i campionati di nuoto piuttosto che il piano carceri».



Idv: Bertolaso si dimetta. L'Italia dei Valori chiede, nella mozione di sfiducia presentata oggi alla Camera, al governo di «invitare Guido Bertolaso a confermare la sua sensibilità istituzionale rassegnando le dimissioni da sottosegretario di Stato alla Presidenza del consiglio dei ministri con l'incarico di coordinamento della protezione civile in ambito europeo ed internazionale e da Capo del Dipartimento della Protezione civile». «In uno stato democratico - sostiene l'Idv nel testo - non è tollerabile che un'istituzione diventi sistema di potere al di fuori di ogni legalità e trasparenza, rischiando di diventare un apparato clientelare e tentacolare parallelo al governo e al di fuori del controllo del Parlamento».



La Procura: facciamo il nostro lavoro. «Berlusconi dica le sue cose, io faccio il mio lavoro e non rispondo a nessuno». Così il procuratore Capo di Firenze, Giuseppe Quattrocchi ha risposto ai

giornalisti che gli chiedevano un commento sulle dichiarazioni rilasciate ieri da Berlusconi, riferendosi all'inchiesta dei Pm fiorentini su appalti e grandi eventi, aveva detto «i Pm si vergognino». Quattrocchi non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni.



Oggi interrogatori arrestati. Interrogatori di garanzia oggi nel carcere romano di Regina Coeli per i quattro arrestati nell'inchiesta sui lavori pubblici alla Maddalena per il G8: il presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci, Mauro Della Giovampaola, l'impenditore Diego Anemone e Fabio De Santis. L'orario degli interrogatori è stato ritardato in quanto il gip Rosario Lupo, in arrivo da Firenze, è stato bloccato per il maltempo.



De Santis non risponde al gip. Si è avvalso della facoltà di non rispondere l'ingegnere Fabio De Santis, attuale provveditore alle opere pubbliche della Toscana, successore di Angelo Balducci come soggetto attuatore per le opere del G8 alla Maddalena. L'interrogatorio era previsto per rogatoria nel carcere di San Vittore a Milano davanti al gip Vincenzo Tutinelli, ma De Santis, difeso dall'avvocato Remo Pannain, ha preferito non rispondere al giudice.



Il legale: dimostrerà la sua correttezza. E' «sereno» perchè è certo «che la situazione si risolverà», ha deto il suo avvocato Remo Pannain: «Non è certo un uomo disperato perchè, da quanto abbiamo visto finora, vi sono almeno due o tre cose che possiamo riuscire a smontare documentalmente sin da ora. Raramente ho visto dei documenti che dimostrano in modo così chiaro come funzionari dello Stato si siano comportati in modo assolutamente ineccepibile».
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