La prima edizione dello scorso anno era "sperimentale", stando alle intenzioni degli organizzatori. Ma evidentemente l'esperimento ha avuto successo, visto l'annuncio di una
seconda edizione che si svolgerà dal 9 al 11 aprile alla Casa del Cinema di Roma, sempre su iniziativa di Unindustria con il supporto di Confindustria e di Gianpaolo Letta ad di Medusa, per la direzione artistica di Mario Sesti, con il regista Gabriele Salvatores - Premio Oscar con il film Mediterraneo nel 1992 - a presiedere la giuria che decreterà i premi per la sezione documentari, a sua volta suddivisa in storie e percorsi, per la sezione narrativa e per la sezione innovation, image & sound; quest'anno sarà poi presente anche il settore delle web series.
La seconda edizione del Premio "Film Impresa" - presentata al cinema Barberini di Roma - vedrà anche l'assegnazione di riconoscimenti particolari: il Premio Speciale per Ferzan Ozpetek e Gabriele Salvatores, il Premio Olmi a Francesca Archibugi, il Premio Fs a Caterina Caselli, il Premio Creatività a Renzo Rosso, mentre il pubblico assegnerà il premio popolare della platea al film più amato e l'Ente dello Spettacolo - Rivista del Cinematografo al film che sarà poi proiettato a luglio al "Lecco Film Fest"
Osserva il regista Gabriele Salvatores, presidente della giuria del Premio (un anno fa toccò a Paolo Genovese, quest'anno in concorso): «Quando si fa un film promozionale o anche solo uno spot pubblicitario, si ha un tempo relativamente breve anche se con grandi mezzi a disposizione. Nei vecchi "Carosello", grandi attori si rendevano disponibili per filmati che puntavano a emozionare o a divertire, prima che nel finale si pubblicizzasse il prodotto. Si può dire che la pubblicità abbia influenzato il cinema, con il ricorso ai primi piani e alle inquadrature strette, per un racconto serrato. Ora, la tendenza sembra invertirsi, è il cinema a influenzare la pubblicità e la promozione, perché le aziende si rendono conto che raccontare l'anima di una
impresa e non soltanto il suo prodotto riesce a ottenere un coinvolgimento maggiore del pubblico». Per Giampaolo Letta e Mario Sesti, rispettivamente presidente e direttore artistico di Film Impresa, si tratta di «un cantiere di ricerca, di conoscenza, di esplorazione di quelle opere che incrociano il linguaggio del cinema e la dinamica imprenditoriale, l'universo mediatico in cui viviamo e l'immenso potere di trasformazione delle nuove tecnologie, mettendo in scena quel punto di fusione in cui la manifattura di un'inquadratura e di un testo cerca la narrazione ideale per comunicare l'identità di una impresa e la sua capacità di innovazione
e di lavoro. Il vero protagonista sarà il giacimento inesauribile di immagini e di suoni in grado di riempire uno schermo di nuovi orizzonti e paesaggi, del movimento inarrestabile del tempo e
dell'archivio della memoria, della potenza dell'energia e dell'antichissima arte della ceramica, grazie a uno sguardo che registra dal vero oppure all'invenzione di un racconto fantastico,
alla poesia della luce o al ritmo della musica».
Quest'anno in concorso anche il cortometraggio "Il Messaggero 145 - #condivisodal1878" il film che racconta storia, missione e legacy del giornale della Capitale, presentato nel 2023 durante i festeggiamenti per i 145 anni del giornale e realizzato con la redazione e i lavoratori del Messaggero da Alvaro Moretti, Dario Carrarini (Studio Kowalski) e Giancarlo Carlini (Q10).