Il secondo provvedimento riguarda la proroga della cosiddetta «Opzione donna». Le lavoratrici che nel 2015 e nel 2016 avranno maturato i requisiti per la pensione, potranno ritirarsi con i vecchi criteri. Potranno cioè lasciare il lavoro a 57 anni di età con 35 anni di contributi. Chi deciderà di percorrere questa strada, tuttavia, dovrà acconsentire ad avere una pensione calcolata interamente con il più penalizzante metodo contributivo. Significa, in media, un taglio dell'assegno tra il 25 e il 30%.
La terza norma riguarda la nuova salvaguardia per gli esodati, la settima della serie. Servirà a permettere a 25 mila persone rimaste senza lavoro di percepire la pensione.
Infine c'è la misura di innalzamento della «No tax area» per i pensionati, in pratica un bonus fiscale che farà leggermente aumentare le pensioni. Per chi ha meno di 75 anni, l'area di esenzione fiscale passerà dagli attuali 7.500 euro a 7.750 euro. Per gli anziani over 75 salirà dagli attuali 7.750 euro a 8.000 euro, in pratica lo stesso livello dei lavoratori dipendenti. L'incremento delle pensioni dovrebbe essere in media di 150 euro l'anno per pensionato.