E il film Bellocchio, applaudito a Cannes e comprato in tutto il mondo, non delude le attese. La grande storia è quella del mafioso Buscetta, chiamato "il boss dei Due Mondi" perché, dopo aver vissuto tra Sicilia e Brasile, è morto nel 2000 sotto falso nome in una località protetta: negli anni Ottanta decise di collaborare con il giudice Giovanni Falcone, scoperchiando il pentolone degli inconfessabili segreti di Cosa Nostra e contribuendo in misura decisiva a far istruire il Maxiprocesso di Palermo che portò alla condanna di numerosi criminali.
Le interpretazioni indimenticabili, che inchiodano il pubblico alla poltrona, sono quelle del protagonista Pierfrancesco Favino, entrato grazie al ruolo di Buscetta nell'olimpo delle star internazionali, Luigi Lo Cascio (un formidabile Totuccio Contorno), Fabrizio Ferracane (Pippo Calò) e l'intero cast del film. Il tema universale è la criminalità organizzata e la lotta per sconfiggerla, cioè l'eterna lotta tra il Bene e il Male.
Tutto questo fa di Il Traditore" un grande film unoversale, epico e popolare, intessuto di un senso etico eppure godibilissimo. E pazienza se la Giuria del Festival di Cannes lo ha lasciato senza premi. Il più bel riconoscimento, per Bellocchio & co, è la risposta del pubblico. Non solo italiano ma internazionale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA