Svaniti in fretta gli effetti della svolta di pochi giorni fa: “Dobbiamo più vogliosi e aggressivi, cercando di mettere in difficoltà l’avversario. Invece abbiamo giocato troppo indietro, e da dietro non si arriva mai a mettere in difficoltà gli altri. C’è stata una palla di Caprari, sporadica: non basta per fare male agli avversari. Per me il Chievo ha fatto quello che fa di solito: allungare la difesa avversaria con gli attaccanti e giocare negli spazi. Glielo abbiamo permesso anche perché non abbiamo ancora lavorato sull’accorciare e fare pressing insieme”.
Un cambio dopo 14’ che a molti è parso anomalo, in realtà Mitrita ha avuto un problema al ginocchio: “Si era allenato normalmente con la squadra, non ci aspettavamo che non riuscisse a giocare”, chiude il tecnico di Praga.
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