Maestri di sci senza voto, il Tar dà ragione agli esclusi. «Contro di noi accanimento»

Un istruttore disabile e due con il pancione erano stati inseriti un elenco di inattivi che di fatto li privava del diritto di partecipare alle elezioni

Maestri di sci senza voto, il Tar dà ragione agli esclusi. «Contro di noi accanimento»
di Sonia Paglia
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 5 Luglio 2023, 09:02

Per il gruppo “Noi maestri di sci Abruzzesi”, con l’ultima sentenza che ha dato ragione a un maestro disabile e prima a due colleghe in gravidanza esclusi dal voto, finisce una fase giudiziaria importante, che ha visto 9 pronunce del Tar e del Consiglio di Stato a favore.  «Con la sentenza emessa a favore del collega Pietro Trozzi – si legge nella nota del gruppo - si conclude una vicenda che non fa onore a un organo come il Consiglio direttivo dei Maestri di sci abruzzesi (con sede a Sulmona, ndr), il quale ha mostrato un inspiegabile accanimento nel voler negare a numerosi colleghi, diritti inalienabili come quello dell’elettorato attivo e passivo, estromettendo categorie fragili, come quella dei disabili e delle donne incinte, che, anziché essere tutelate dai rappresentanti della categoria e dalle forze politiche, sono state discriminate. Non è quello che ci si aspetterebbe da chi, provenendo dal mondo delle professioni sportive, dovrebbe promuovere, più di altri, i valori di solidarietà e inclusione. Oggi siamo felici che tali diritti e valori ad essi collegati, siano stati affermati in maniera ufficiale ed inequivocabile. Il nostro augurio è però quello che, prima di tutto, vengano condivisi nel cuore».


La questione ha riguardato il rinnovo delle cariche elettive del Collegio dei maestri di sci abruzzesi, ora commissariato dalla Regione Abruzzo. In quella occasione, sono stati esclusi dal voto Pietro Trozzi, per la sua condizione di disabilità dopo un incidente che gli ha provocato paraplegia alle gambe. Così come, Francesca Ferrara e Rosa Maria Bucci poiché con il pancione e in maternità e quindi - secondo i vertici del Collegio di allora - impossibilitate all’esercizio dell’attività professionale. Pietro Trozzi, per il quadriennio 2022-2026, aveva proposto la sua candidatura come componente del Collegio, depennato anche dai candidati da poter eventualmente eleggere. 
Con provvedimento della governance del vecchio Collegio, era stata disposta nei suoi confronti, la cancellazione dalle liste elettorali, per l’assenza dei requisiti. Il Tar ha ribaltato tutto e ha chiarito che del Collegio fanno parte tutti i maestri di sci, anche quelli che non esercitano la professione, i quali devono poter concorrere all’attività amministrativa dei suoi organi, essendo titolari del diritto all’elettorato attivo e passivo. Stessa cosa se una maestra è incinta o in maternità. L’elenco speciale dei maestri inattivi per il Tar è inutile: ai tre maestri non poteva essere tolto il diritto di voto solo perché momentaneamente inattivi (maestre con il pancione) o vittima di incidente.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA