A Pescara, più o meno tre anni fa, si era presentato con un profilo decisamente più basso sfoderando una delle 200 identità che ancora oggi fanno da cortina al suo essere, per il mondo, uno sconosciuto. In più occasioni, e soprattutto nelle regioni del nord, dove negli ultimi periodi ha trascorso le sue giornate, in più occasioni ha detto di chiamarsi Putin e di essere cittadino russo. L'ultima traccia e l'ultimo alias sono di due giorni fa, a Monza, dove ha rimediato un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale.
Chi è
Quanto utile forse non lo sapremo mai.
I controlli
Il primo agosto scorso è stato notato in una piazza di Monza da un equipaggio delle volanti mentre era adagiato su un materassino, intralciando così la circolazione dei veicoli. Gli agenti cercato di avvicinarlo ma, vedendoli, lui è alzato in piedi e alla richiesta di fornire le proprie generalità, è rimasto immobile fissando il vuoto, senza rispondere. Non aveva documenti, né necessità immediata di cure mediche, per cui lo hanno portato in questura per identificarlo e rintracciare i familiari. E dalle verifiche, anche con foto e impronte digitali sono venuti fuori soltanto i suoi alias. Al termine degli accertamenti i suoi dati sono stati segnalati al servizio cooperazione internazionale per tentare di risalire alle esatte generalità, ma nulla da fare. Per cui ad essere allontanato dal territorio nazionale è stato, semplicemente, uno sconosciuto. Nonostante i 200 nomi.