L’Abruzzo sbanca al Vinitaly: nello stand arriva la Meloni

L’Abruzzo sbanca al Vinitaly: nello stand arriva la Meloni
di Francesca Piccioli
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Martedì 16 Aprile 2024, 07:00

Allo Spazio Abruzzo del Vinitaly di Verona, l’aria è più frizzante che mai. Sarà per la nuova e particolarmente frequentata area dedicata allo spumante Trabocco, metodo italiano e made in Abruzzo; per l’entusiasmo dei vignaioli arrivati in forze, per presentare il meglio delle loro produzioni, nei padiglioni di una delle più grandi fiere internazionali dedicata al vino e per i tanti eventi, fra degustazioni e masterclass, promossi da Regione e Consorzio di Tutela vini. E poi un susseguirsi di visite istituzionali a cominciare da quella della premier Giorgia Meloni e del ministro all’Agricoltura e alla sovranità alimentare Francesco Lollobrigida presenti ieri allo Spazio Abruzzo.

Accolta dal presidente della Regione Marco Marsilio, dal vice presidente e assessore regionale all’Agricoltura Emanuele Imprudente e dal presidente del Consorzio di tutela Vini d’Abruzzo Alessandro Nicodemi, la presidente Meloni ha velocemente visitato lo Spazio Abruzzo, dopo aver incontrato all’auditorium del quartiere fieristico gli studenti degli istituti agrari proprio nella prima giornata nazionale del Made in Italy, nel giorno della nascita di Leonardo da Vinci, voluta dal governo per “celebrare il genio italiano”. Un’agenda, quella della premier al secondo giorno di Vinitaly che ha subito diversi cambiamenti, dovuti alla necessità, per il capo di governo di dover rientrare a Roma per il vertice d’urgenza dopo l’attacco dell’Iran contro Israele.

IL SETTORE
Il presidente Marsilio si è soffermato sull’importanza del settore vitivinicolo abruzzese. «Il mercato è in crescita, i nostri vini sono apprezzati, siamo sulla strada giusta – ha sottolineato -. Il mondo enologico abruzzese ha scelto di investire sulla qualità, è un lavoro positivo, che sta portando buoni frutti. Nel mercato internazionale stanno emergendo alcuni vitigni prima poco conosciuti oppure non erano parte della tradizione abruzzese come i vini bianchi o le bollicine. Oggi abbiamo un’offerta più ampia, non possiamo solo puntare sul Montepulciano o il Trebbiano. Qui al Vinitaly abbiamo ad esempio la partecipazione di quasi cento cantine presenti con etichette importanti. Fino agli anni ’70 i vini abruzzesi erano poco presenti sul mercato, oggi è cambiata la cultura, c’è più comunicazione e attenzione e i risultati sono sotto gli occhi di tutti».
Una festa, quella di Verona, capitanata da oltre cento produttori presenti allo stand Abruzzo e negli altri padiglioni che possono contare un consenso sempre crescente dei vini abruzzesi, con esportazioni in crescita dell’11% rispetto al 2022, pari a 255milioni di euro di fatturato.

Accanto alla Germania si conferma il principale mercato con il 19,6%, i vini abruzzesi sono apprezzati anche sui mercati di Stati Uniti (13%), Regno Unito (10,4%), Svizzera (8,5%) e Paesi Bassi (8,2%). Alla 56esima edizione del Vinitaly sono stati presentati anche i due vini che hanno ottenuto risultati straordinari nel 2023: il Pecorino d’Abruzzo Doc e il Cerasuolo d’Abruzzo Doc. I dati, infatti, illustrano una crescita nella vendita di bottiglie nella grande distribuzione, sia del Cerasuolo (+19%), sia del Pecorino (+12%). Per quanto riguarda il Montepulciano d’Abruzzo, invece, la vendita ha segnato un +4%, in controtendenza rispetto ad altri principali vini rossi italiani che hanno chiuso invece il 2023 con un dato negativo. Secondo gli esperti il risultato è comunque positivo, se consideriamo gli effetti dell’annata negativa del 2023. «Il Cerasuolo d’Abruzzo Doc e il Pecorino d’Abruzzo Doc sono due vini che rappresentano una certezza per i viticoltori e abruzzesi» ha osservato Giuseppe Cavaliere.

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