I baby bulli del centro minacciano un’anziana. I residenti: «Intervenga il Comune o andremo dall'avvocato»

Allarme in via Oslavia. Schiamazzi e degrado, donne getta acqua dalla finestra e viene affrontata da giovanissimi con il cappuccio in testa

Via Oslavia ad Avezzano. I baby bulli del centro minacciano un’anziana
di Manlio Biancone
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Martedì 19 Settembre 2023, 09:50

Questa volta le proteste dei residenti arrivano da via Oslavia, una strada non lontana da piazza Risorgimento dove l’altra sera una baby gang di minorenni è stata fermata e denunciata dai carabinieri per atteggiamenti aggressivi nei confronti dei passanti. L’altra sera, invece, su via Oslavia un gruppo di minori ha infastidito l’intero quartiere con musica e schiamazzi. Qualche donna anziana ha cercato di allontanarli gettando secchi d’acqua, ma è stata presa di mira con parole irripetibili.


I TESTIMONI
E poi «usano cappucci quando vedono che qualcuno vuole riprenderli con il telefonino», precisa un residente. «Quello che succede su via Oslavia, ad Avezzano, a tarda ora, non si può immaginare. Una via in pieno centro in balia di teppisti senza scrupoli che bestemmiano, insozzano, alzano a volume altissimo la radio delle loro macchine per minorenni. Infine insultano i residenti che provano ad allontanarli da sotto le loro case per riposare. Ora ce l’hanno con una povera anziana che ha provato a buttare dell’acqua per disperazione. Le urlano “p...”, e si coprono il viso con cappucci quando qualcuno del palazzo prova a fare un video».

Questo il messaggio postato sui social network da un residente di via Oslavia che chiede aiuto all’amministrazione comunale per riportare un po’ di tranquillità in questa via del centro. 

L’esasperazione dei residenti nei quartieri dove è diventato impossibile dormire è alle stelle, ma i giovani rivendicano il diritto a vivere la città anche di notte. Nella giungla di divieti e limiti si scopre che il centro è sempre più degradato e pesanti sono le spese per ripulire le montagne di bottiglie e rifiuti lasciati abbandonati. La rivolta dei residenti è sempre più numerosa: mancano i quartieri dedicati alla vita notturna. Così l’esercito della movida – che nel periodo estivo diventa più numeroso - finisce per radunarsi sotto le finestre dei residenti, costretti, dal canto loro, a barricarsi in casa con le persiane sbarrate, i doppi vetri alle finestre e la speranza di non ritrovare l’auto danneggiata il giorno seguente. «Perché gli atti di vandalismo sono ormai all’ordine della notte», afferma un professionista Adesso chiedono al Comune che venga fatto rispettare l’ordine pubblico e in particolare che «vengano individuate delle zone dove i minori possano riunirsi senza creare problemi alla famiglie e agli anziani», chiede una donna che tra l’altro è stata derubata della sua borsa. «E poi senza parlare della quantità di rifiuti che lasciano per terra quando hanno finito di divertirsi», aggiunge la donna.

Sicuramente la movida, nel periodo tra giugno e settembre, raddoppia il lavoro per la Tekneko, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti. Non sempre però le spazzatrici entrano in azione per ripulire le strade sporcate dalle bevande dei giovanissimi. Questo è il fronte decoro e pulizia, ma per le strade del centro c’è anche una questione legata all’ordine pubblico. I residenti rimangono svegli fino a notte fonda per colpa della musica e delle urla dei giovani. Alcuni residenti hanno espresso intenzione di procedere per vie legali se non viene posto un limite a questo fenomeno. Tensioni e lamentele a parte, anche questo è comunque un altro annoso problema di convivenza tra i residenti e i giovani. Giovani che pure hanno il diritto di vivere la città, rispettando limiti e regole.
 

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