Wi-fi in volo, navigare su internet in aereo è ormai una realtà

Wi-fi in volo, navigare su internet in aereo è ormai una realtà
di Antonio Bonanata
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Martedì 24 Febbraio 2015, 14:46 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 20:00
​Lavorare al pc in aereo è ormai una consuetudine. Chi viaggia spesso per lavoro ne sa qualcosa. Se prima, per ragioni di sicurezza, era assolutamente vietato l'utilizzo di dispositivi elettronici su brevi o lunghe tratte, dagli anni Duemila, soprattutto in America, le connessioni Wi-fi a disposizione dei passeggeri sono diventate la norma, sia sulle rotte domestiche sia su quelle che coprono lunghe distanze.





E, proprio a questo proposito, il problema principale si è posto per le rotte che solcano gli oceani o vaste aree disabitate. Due soluzioni sono state proposte, una basata su una connessione dati terra-aria, un'altra di tipo satellitare. I primi tentativi, più di dieci anni fa, hanno riguardato i Boeing, con un sistema di radar a domanda e risposta (il cosiddetto transponder), basato sull'interazione tra satelliti geostazionari, orbitanti a più di 10mila metri - l'altezza a cui viaggiano gli aerei sulle lunghe tratte -, e una sorta di involucro posizionato sul tetto dei velivoli. Questo servizio forniva alle aeromobili una modesta connessione internet: pochi megabyte al secondo da spartire tra tutti i passeggeri. Il sistema è stato subito abbandonato, sia per l'alto costo di istallazione sia per quelli di funzionamento.



Nel 2006, quando questa tecnologia è stata dismessa, se ne è ideata un'altra, in funzione negli Stati Uniti dal 2008 e basata su stazioni satellitari terrestri, che ricorrono a una variante della tecnologia 3G chiamata EV-DO. Esteso al Canada dallo scorso anno, il servizio fornisce una larghezza di banda sufficiente per le email e la navigazione web di base, ma impedisce lo streaming video e le videochiamate: il rischio è che un solo passeggero monopolizzi la capacità di navigazione predisposta per tutti.



Ma i sistemi satellitari non saranno mai abbandonati del tutto. Dopo i tentativi andati a vuoto sui Boeing, le attrezzature sono diventate più leggere ed economiche, oltre ad avere una capacità maggiore di traffico dati. I velivoli di ultima progettazione, infatti, sono predisposti per migliori connessioni Wi-fi. Diverse compagnie offrono servizi di connessione satellitare in volo e alcune sono addirittura proprietarie dei satelliti, come Panasonic Avionics, il contractor della United Airlines che fornisce i servizi internet di ultimissima generazione.



Insomma, in fin dei conti pare che non si sfugga dall'essere perennemente connessi. Coloro che rimpiangono i tempi in cui, almeno in aereo, si poteva approfittare per "staccare la spina", non resteranno completamente delusi: basti pensare che, ancora oggi, su centinaia di voli, si resta disconnessi. Almeno per il momento.
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