Thailandia: tour tra Bangkok e Chiang Mai, attraversando i villaggi di montagna

Thailandia: tour tra Bangkok e Chiang Mai, attraversando i villaggi di montagna
di Francesca Spanò
4 Minuti di Lettura
Martedì 18 Novembre 2014, 18:25 - Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 21:16
Ha mille volti e altrettanti colori, la Thailandia. Forse è per questo che conquista già osservandone in foto i paesaggi. Giunti a destinazione, poi, ha la caratteristica di riuscire svelare al visitatore sfumature sempre diverse di una rosa di tradizioni, scorci e alternative, mai banali e affascinanti.



Un giro veloce a Bangkok



La prima tappa di un viaggio nel Paese del Sorriso è certamente Bangkok, con il suo aeroporto internazionale. C’è chi inizia la visita dal mattutino mercato galleggiante di Damnoek Saduak, ormai fin troppo turistico e comunque distante quasi 100 km e chi, invece, preferisce quello dei fiori. Uno dei percorsi più romantici e suggestivi da non perdere, è di sicuro un giro tra i canali navigando nel fiume Chao Phraya e scegliendo direttamente in loco gli orari e il tipo di itinerario che più si adatta al proprio tempo e alle proprie esigenze. Lungo il Klongs Tour, di fronte ad una città scintillante e ad abitazioni sulla riva di diverso stile, imperdibile la sosta al Wat Arun, l’imponente Tempio dell’Alba, simbolo cittadino dove chi non soffre di vertigini può anche tentare di raggiungere la cima e godere di un panorama spettacolare.



La città tende a catturare l’attenzione degli amanti dello shopping con i suoi tanti centri commerciali divisi a seconda dei prodotti in vendita (tecnologia, abbigliamento, accessori) e gli innumerevoli centri benessere che propongono massaggi thailandesi o trattamenti specifici a cifre più che abbordabili. Chi ha pochi giorni a disposizione, però, non dovrebbe dimenticare il Grande Palazzo Reale che richiede molte ore per una visita completa e il Wat Pho, con la famosa statua gigante del Buddha disteso.



Visitare Chiang Mai



Con un volo interno si arriva a destinazione, in meno di un’ora e mezza. Significa letteralmente Città Nuova e sorge a 700 chilometri a Nord di Bangkok. E’ carica di mercatini diurni e notturni da visitare, ma se giungete fin qui può essere particolarmente interessante dare una occhiata anche al villaggio degli artigiani. L’area rappresenta il centro artigianale del Sud-Est asiatico e se a Bo Sang ci sono i produttori di ombrelli, a San Kamphaeng in un tratto di strada di 18 chilometri si possono scegliere i migliori prodotti in seta e osservarne la lavorazione direttamente in fabbrica. Baan Tawai, invece, è il posto migliore per gli oggetti in legno.



Per scoprire la vera essenza di un popolo, però, bisogna dimenticare per un attimo il lato più turistico e moderno di un Paese, per addentrarsi verso realtà conosciute a pochi e per questo insolite. La visita ai villaggi del Nord, in un tour di una decina di giorni, potrebbe essere una valida alternativa. Si possono chiedere informazioni per raggiungere luoghi come Mae Kampong al proprio tour operator o affittare un’auto e arrivare da soli. L’esperienza è particolare, si pernotta a casa di uno dei componenti del villaggio, si parla e si cena con il capo, si osservano i residenti preparare il riso che servirà durante la giornata alla comunità, di prima mattina e, soprattutto, ci si dedica alle escursioni della foresta circostante e delle onnipresenti cascate e ruscelli. Le abitazioni sono poco più che baracche, il bagno spesso è all’esterno e le condizioni di vita piuttosto modeste. Tuttavia, il calore e la gentilezza degli abitanti, disposti pure a proporre dei massaggi per pochi euro o cucinare specialità con il sorriso sulle labbra, è veramente speciale.



Mae Kampong sorge a circa 50 chilometri da Chiang Mai, a 1.300 metri sopra il livello del mare. E’ conosciuto per la produzione di tè ed, infatti, si può partecipare a corsi ad hoc per studiarne le proprietà e realizzare con le sue foglie dei cuscini di varie dimensioni o, invece, imparare a creare le decorazioni di fiori che abbelliscono quasi tutte le case da queste parti.



Di ritorno verso Chang Mai è sempre consigliata una visita al Wat Phrathat Doi Suthep, un tempio del Buddhismo Treravada che si trova nell’omonima montagna. E’ a 15 chilometri da Chiang Mai, la strada per arrivare non è troppo ripida e oltre alla spettacolare vista, il turista viene colpito dalla sua architettura e dai suoi decori in oro massiccio. Dopo aver superato i 306 scalini per l’accesso ed essere stati avvolti magari dalla nebbia sottile di umidità che spesso interessa l’area, ci si può fermare per leggere il proprio oroscopo e scoprire il proprio futuro in una delle tante cappelle annesse. Numerosi sono i negozi di souvenir nella sua parte bassa e, come dicono gli abitanti, solo dopo una visita al tempio si può dire di conoscere bene un angolo di Thailandia che, senza alcun dubbio, resta per sempre nel cuore.