Il cammino di Santiago de Compostela in sella a una bici

Cammino di Santiago in bicicletta
di Sabrina Quartieri
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Giovedì 21 Maggio 2015, 08:58 - Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 21:41

Ci sono quasi tante ragioni per fare il Cammino di Santiago de Compostela, quante sono le persone che lo percorrono: si tratta di milioni di pellegrini che da anni affrontano oltre 700 chilometri di tragitto attraverso la Spagna, per raggiungere la Galizia, dove si trova la meta simbolo del viaggio mistico per eccellenza: la cattedrale di Santiago de Compostela, dov'è custodita la tomba dell’apostolo Giacomo.


Un'esperienza dalla forte componente religiosa, che si manifesta nella devozione verso il Santo. Eppure, l’aspetto spirituale del Cammino è fatto anche del bisogno di chi lo compie, di conoscere meglio se stesso e, non attraverso un percorso di solitudine, come ci si aspetterebbe: in questo tragitto speciale, che si snoda dai Pirenei alla città che segna il “Finis Terrae” atlantico, ci si incontra e ci si conosce negli ostelli, sui sentieri o per le strade verdeggianti che lambiscono il mare, finendo per percorrere qualche chilometro assieme, che sia a piedi, a cavallo e perché no, anche in bicicletta! Un modo diverso e originale per affrontare il lungo Cammino, seguendo le tappe per viaggiatori ciclisti perfettamente segnalate.

I consigli per un viaggio su “due ruote”. La prima cosa da fare è scegliere il percorso da seguire fino al capoluogo della Galizia, perché le alternative sono tante (la rete degli itinerari del Cammino di Santiago è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco). Al momento, il Cammino Francese, che passa nell’entroterra, resta il più battuto. Comincia sui Pirenei e procede lungo due varianti, con altrettanti punti di ingresso: Roncisvalle (in Navarra) e Somport (in Aragona). Entrambe conducono fino alla località di Puente la Reina, per procedere poi verso la Galizia attraversando i territori di La Rioja e Castiglia e León. Alternativa a questo percorso, è quello che si snoda lungo la costa, tra le montagne e il mar Cantabrico: il Cammino del Nord.

Tra le cose da non perdere, se lo si sceglie, è l’itinerario che segue il tracciato della “ría”, la lingua di mare che si estende da Bilbao a Portugalete; da lì, ci si spinge fino a Santander. Una volta giunti a Oviedo, si può lasciare il Cammino del Nord e proseguire sul Cammino Primitivo, seguendo le orme di re Alfonso II il Casto, quando nel IX secolo decise di visitare la tomba dell'apostolo a Santiago. Si parte da Oviedo e si procede attraversando i boschi e le valli delle Asturie. Poi si percorre l’ultima parte nell'entroterra, dalla cittadina di Palas de Rei.

Cosa mettere in valigia e come programmare i tempi. Una volta scelto l'itinerario, restano da fare i bagagli e partire (conviene volare da Roma ad esempio su Madrid e poi raggiungere Pamplona, sempre in aereo. Per imbarcare la bici, consultare la guida Skyscanner al link:www.skyscanner.it/notizie/bicicletta-in-aereo).

Più che una valigia, meglio riempire uno zaino, senza caricarlo troppo: sono necessari occhiali da sole, vestiti impermeabili e, ovviamente, i ricambi per la bicicletta, il casco e il giubbetto rifrangente. Il bagaglio sarà completo, una volta aggiunti un kit di pronto soccorso, un sacco a pelo, prodotti per l'igiene personale, una protezione solare, i documenti e una guida. Con la bicicletta caricata, l’itinerario studiato e una buona dose di entusiasmo, si arriva pronti ad affrontare il lungo viaggio. Ogni pellegrino che si rispetti dovrà disporre delle credenziali da far timbrare nei diversi ostelli e parrocchie lungo il tragitto, che attestano il compimento del Cammino. Rispetto ai tempi che serviranno, meglio pianificarli prima in base al ritmo della pedalata che si riesce a sostenere. I chilometri da percorrere sono più di 700, è bene quindi essere allenati: le tappe possono variare, anche se l'ideale sarebbe affrontare 50 chilometri al giorno.

Con questa media, si affronta il Cammino in circa due settimane. Tuttavia, la regola dice che è necessario compiere almeno 200 chilometri in bicicletta per ricevere la Compostela, un documento che si ottiene solo nella destinazione finale e che prova che l’itinerario di Santiago è stato percorso correttamente.

I luoghi più interessanti del Cammino? C’è solo da scegliere. Durante il tragitto si attraversano parchi naturali ed aree ecologiche, come le vette dei Pirenei, le rive dell’Ebro e i suoi fertili campi coltivati; e ancora, le grandi pianure della Castiglia e León con le distese di cereali, le salite a grandi passi montani, ma anche i prati verdi della Galizia e delle Asturie. Ma soprattutto, chi è appassionato di arte, potrà visitare ben nove luoghi di rara bellezza, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall'Unesco. Tra questi, imperdibili la Cattedrale di Burgos, massimo esempio del Gotico spagnolo, che si incontra lungo l’itinerario Francese del Cammino; il Ponte sospeso di Biscaglia, uno dei più antichi al mondo e ancora in uso (sul percorso Nord); sullo stesso itinerario si può ammirare l’arte rupestre paleolitica della Cornice Cantabrica, con la grotta di Altamira e ben 17 cavità distribuite tra Paesi Baschi, Cantabria e Asturie; le Mura romane di Lugo, particolarmente interessanti perché conservano intatto il perimetro della fortificazione (sul Cammino Primitivo).

Infine, ovviamente, impossibile non farsi conquistare dal fascino della città vecchia di Santiago de Compostela, meta del Cammino: una località che risale all’XI secolo e che si sviluppa intorno all’imponente cattedrale, tra edifici romanici, gotici e barocchi.

Il Cammino di Santiago tra virtù e vizi…di gola. Durante il lungo viaggio è consigliabile concedersi alcune giornate di riposo per recuperare le energie, magari dedicando un po’ di tempo a qualche vizio di gola: la gastronomia locale è decisamente all’altezza. Si scoprirà così cosa sono i pintxos o come si serve il sidro. Ogni regione che compone il famoso Cammino è infatti ricca di specialità, e sono tutte deliziose: nella zona nord della Spagna, come in ogni meta turistica di mare, è d’obbligo sedere a tavola e assaggiare piatti a base di lepadi, granseole, necora puber, vongole, astici, spigole, scorfani, acciughe e, naturalmente, le sardine arrostite, servite su un tagliere di legno.

Non da meno è la varietà di carne da provare: il Cammino Francese non delude, con Burgos, il suo famoso agnellino da latte arrosto e il sanguinaccio, accompagnati dal prestigioso vino della Ribera del Duero. E poi, una volta nella Rioja, si sarà raggiunta la terra del buon rosso per eccellenza. Insomma, c'è solo da scegliere tra i tantissimi ristoranti a disposizione, ma attenzione, perché sono tutti di altissimo livello. Per questo, in molti dei posti che si trovano lungo il Cammino, i locali propongono il “menu del pellegrino”, decisamente più a buon mercato…