Partire per una remota penisola della Russia orientale più estrema, e ritrovarsi in un angolo di mondo isolato e sconosciuto ai più, ma proprio per questo capace di mostrare ancora intatte le sue bellezze naturalistiche: terra di vulcani, ben 150 di cui 29 ancora attivi, di potentissimi geyser e paese ricchissimo d’acqua (e di salmoni), con 14mila fiumi, 100mila laghi e oltre 400 ghiacciai, la Kamčatka si trova tra il Mare di Bering e quello di Ochotsk, e appare come un luogo dominato dalla natura e ancora scarsamente popolato (400mila persone), capace di ospitare su una superficie di 470mila chilometri quadrati, due grandi parchi nazionali e 17 aree faunistiche protette, dove abitano l’orso bruno e l’aquila di mare di Steller.
In una regione dove il capoluogo Petropavlovsk è una piccola città, i veri padroni sono i vulcani, che formano insieme una sorta di cintura di fuoco di questo lembo di terra lontano che si affaccia sull’Oceano Pacifico.
Gradualmente si comincia la conoscenza di quelli che i locali chiamano i “vulcani di casa”, i più miti e accessibili della regione (tra i 2700 metri e i 3500 metri). Il primo che si incontra lungo il percorso è il Koryasky, poi si prosegue fin quando non ci si ritrova di fronte all’Avachinskiy. Nelle giornate terse, lo scenario che appare agli occhi del visitatore è qualcosa di incantevole. Provare a salire su questo vulcano, alto ben 2740 metri, è un’esperienza indimenticabile: l'ascesa inizia al mattino presto, il dislivello da affrontare è pari a 1100 metri e la durata del tragitto varia tra le cinque e le otto ore. La vista di fumarole, fontane d’acqua calda, cascate ed argille colorate è capace però di ripagare appieno tutte le fatiche compiute. Il giorno successivo si trascorre al vulcano Mutnovsky, famoso per le piccole eruzioni di gas e vapori e per le sue polle d’acqua bollente, e ai crateri di Viljuchinskij e Gorely. Poi, con una passeggiata di circa due ore, si approda, per rilassarsi un po’, alle sorgenti d’acqua calda di Dachnye, che ricordano tanto per i colori, ma in versione miniatura, la bellissima Valle dei Geyser.
Dalla terra vulcanica alle acque dell’Oceano, un’intera giornata del viaggio è dedicata alla Baia di Avacha, che si raggiunge in barca con un’escursione dedicata al “birdwatching” perché, nelle zone dette “Dito del Diavolo” e “Tre Fratelli”, sono tantissime le colonie di uccelli presenti. Ultima tappa dell’uscita in mare, l’isola di Starichkov, per vedere il più grande luogo di nidificazione di gabbiani, fraticelli marini e urie. Di ritorno, i più fortunati potranno avvistare famiglie di delfini, orche ed elefanti marini. Il penultimo giorno in Kamčatka è all’insegna del relax, in un luogo molto amato dai locali: le sorgenti d’acqua calda di Malki, piscine naturali che sembrano piccoli paradisi terrestri. E infine, con lo stress scaricato e una buona dose di energie ricaricate, è arrivato il tempo di tornare a casa, ma solo dopo aver visitato un altro luogo caratteristico dell'affascinante penisola così lontana: il mercato del pesce di Yalizovo (i tour di Metamondo, di 9 giorni e 7 notti, sono in programma da giugno a settembre 2016 e partono da 3.300 euro a persona. Per informazioni www.metamondo.it).