I segreti di Djerba, da Ulisse ai berberi

Il mercato di Houmt Souk
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Martedì 18 Novembre 2014, 14:36 - Ultimo aggiornamento: 28 Novembre, 12:23
Palme da dattero e cocco adornano le spiagge, ulivi e agrumeti si estendono nell'interno. Villaggi dove le case, dette "menzel" , sembrano alveari, con le loro cupole e torrette, risaltano di un bianco abbacinante come il sole d'estate. Dune di sabbia dorata, che ricordano il deserto, lambite dal mare. Qui è possibile venire in vacanza, abbronzarsi e fare il bagno anche a stagione inoltrata e d'inverno.



Il clima è temperato a Djerba, la più grande isola del Nordafrica, situata nel golfo di Gabés, di fronte alle coste della Tunisia. È l'isola dove Ulisse con i suoi compagni incontrarono il popolo dei Lotofagi, che si cibavano dei fiori di loto, un luogo della leggenda, insomma, che conserva il suo fascino millenario. È detta anche La Perla del Mediterraneo.



Il principale centro turistico di Djerba è Midoun, con il suo mercato settimanale, la moschea bianca a forma di cubo, il folklore legato alla musica della comunità nera. Ma nel nostro viaggio non bisogna trascurare il capoluogo Houmt Souk, con la sua fortezza di Borj el-Kebir da cui, nel 1560, il corsaro Dragut respinse i nemici spagnoli. Nel mausoleo di Sidi Zitouni, invece, sono esposti i diversi oggetti che rappresentano le antiche tradizioni dell'isola dove si parla ancora il berbero. Verso sud, in mezzo alla campagna, non lontano dal borgo di Guellala, in laboratori artigianali si producono, seguendo le tecniche inventate dai fenici, ceramiche e terracotte tra cui troviamo le tipiche "gargoulettes", le anfore utilizzate ancora dai pescatori di Djerba per la cattura dei polipi.



Si possono raggiungere i luoghi più sperduti dell'isola seguendo itinerari a dorso di cammello (quasi tutti gli alberghi hanno a disposizione un "pacchetto" di escursioni). Nel meridione dell'isola si trova una laguna di acqua salata circondata da sinuose colline di sabbia. Da visitare anche la sinagoga di El Ghriba, nel villaggio di Haga Sghira (chiamato anche Er-Rihad), costruita duemila anno fa: bianca, con porte e finestre azzurre, custodisce i celebri "cilindri d'argento", antichi ex-voto, ed altri cimeli legati al culto esercitato qui dalla comunità ebraica. Da non perdere, i rigogliosi giardini di Mahboubine.



I NOSTRI CONSIGLI:



Per una vacanza completa, si può prenotare una camera al Veraclub Yadis Thalasso & Golf, (www.veratour.it), villaggio turistico con spiagge riservate, due piscine , quattro ristoranti, un campo di golf a 27 buche.



Per consumare un pasto secondo la tradizione berbera (da 20 €), c'è il ristorante Haroun, al porto La Marsa di Houmt Souk. Nel menu, soprattutto pesce. Selezione di sigari e rum. E la sera, musica live e danza del ventre.
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