Genova dall’alto: la “Superba” vista da ascensori e funicolari

Il panorama da Spianata Castelletto (by Andrea Facco)
di Sabrina Quartieri
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Mercoledì 2 Settembre 2015, 09:58 - Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 17:01

Strettissimi vicoli e ripide stradine, in dialetto, rispettivamente, “caruggi” e “creuze”, che si arrampicano verso la collina, per accompagnare il visitatore fino alle terrazze panoramiche sulla città. Adagiata sulle rive del Mar Ligure, e per oltre otto secoli capitale dell'omonima repubblica, "La Superba" (così veniva chiamata Genova) è stata cantata, da sempre, da sommi poeti. Come Francesco Petrarca, che la vedeva "regale, addossata a una collina alpestre, superba per uomini e per mura.

Il suo solo aspetto era in grado di indicarla Signora del mare”, e terra fiera, per aver dato i natali a Cristoforo Colombo, Giuseppe Mazzini, e ancora, più di recente, a Fabrizio De André e a Renzo Piano. Stretta tra i monti e il mare, Genova vista dall’alto promette bellezze senza pari, dall’affascinante golfo che la abbraccia fino ai palazzi stretti l’uno all’altro del caratteristico centro storico. A farsi spazio tra tetti di vecchie case in ardesia, torri medievali e cupole barocche, insoliti ascensori e funicolari, che tengono connessa la fitta trama urbana del capoluogo della Liguria.

Reso celebre dal poeta Giorgio Caproni, che lo definì “la via per il Paradiso”, l’impianto di risalita, in perfetto stile Liberty, che da Piazza Portello conduce a Spianata Castelletto, è il più famoso della città.

Una volta raggiunta la meta finale della corsa, Genova appare in tutta la sua meraviglia: il panorama mozzafiato svela anche l’imponenza della zona portuale, compresa la prestigiosa parte antica ridisegnata da Renzo Piano, dove si trova il Bigo, un altro ascensore sempre a firma dell’archistar.

Come fosse una vecchia gru per movimentare le merci, il famoso impianto conduce fino ad un tetto naturale sulla città alto ben 40 metri. Per tornare indietro da Spianata, validissima scelta è quella di percorrere a piedi la caratteristica “creuza" di mattoni rossi fino alla centralissima Via Garibaldi (o Strada Nuova). Da non perdere una visita ai cosiddetti Musei di Strada Nuova, che si compongono di tre edifici: Palazzo Bianco, Palazzo Rosso e Palazzo Tursi, splendidi esempi dell’architettura genovese. Assolutamente consigliato, proprio in questo periodo, approfittare di un’importante iniziativa che si terrà dal 18 al 20 settembre: si tratta dei “Rolli Days”, ovvero delle aperture straordinarie di palazzi storici cittadini, Patrimonio Unesco (www.visitgenoa.it). In questa occasione, anche i Musei di Strada Nuova, ricchi di opere di Rubens, Van Dyck e Caravaggio, saranno accessibili gratuitamente.

Con un po’ di tempo a disposizione, inoltre, si può prendere un autobus da Strada Nuova e spingersi fino al quartiere di Val Bisagno per partecipare, di sabato, ad una visita guidata al Cimitero Monumentale di Staglieno e fermarsi alle tombe di Giuseppe Mazzini, Fabrizio De André e della moglie di Oscar Wilde, Constance Lloyd. Oltre ai tour culturali, a Genova vale la pena rendere omaggio alle graziose botteghe storiche presenti, oltre trenta in tutta la città. Si può optare per la sartoria e acquistare una camicia su misura; per il calzaturificio in pieno stile Liberty; per un’antica farmacia, con i mortai e le bilance che si usavano una volta, o per la Fabbrica di turaccioli (tappi, per lo più di sughero), frequentata da Giuseppe Garibaldi. E oltre alle tappe golose per assaggiare il buonissimo pesto locale, da non mancare l’appuntamento con “Streeat”, il festival di street food (con cucine mobili da tutta Italia) che “occuperà” la zona Fiera da venerdì 11 a domenica 13 settembre (www.streeatfoodtruckfestival.com).

Tornando alla “Superba” da scoprire dall’alto, persino l’unico ascensore al mondo che dispone di un sistema che combina la trazione orizzontale della cabina con il sollevamento verso l’alto, si trova nel capoluogo ligure: è quello di Montegalletto, e si eleva per condurre il visitatore fino alla storica residenza del Capitano D’Albertis, uno splendido castello di fine Ottocento in stile neogotico. Ad impreziosire il luogo, il giardino che si affaccia sulla città, e gli interni del maniero, oggi sede del Museo delle culture del mondo, con oggetti insoliti e curiosi, tutti bottini dei viaggi compiuti via mare o via terra dal Capitano avventuriero. Dagli ascensori, si passa alle funicolari, salendo a bordo dell'impianto del Righi: 1,5 chilometri di tragitto appesi ad una fune per andare da Largo Zecca, fino in collina. Lungo la corsa, si può decidere di scendere alla fermata Madonnetta, e raggiungere il Santuario famoso per il suo Presepe, una suggestiva ricostruzione della Genova medievale; oppure arrivare fino al capolinea, per affacciarsi sul Golfo di Genova dal punto panoramico di Forte Diamante. Non da meno, in quanto a fascino, la discesa verso la città, con l’indimenticabile passeggiata attraverso il Parco Urbano delle Mura. Ancora oggi le antiche fortificazioni, risalenti al XVII secolo, vantano il primato di formare la più lunga cinta muraria d’Europa.