Viaggiare da soli? Si può: ecco qualche consiglio

Viaggiare da soli? Si può: ecco qualche consiglio
di Laura Bolasco
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Giovedì 30 Luglio 2015, 10:51 - Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 20:49
Trovare le ragioni per viaggiare da soli non è poi così difficile.

Le ferie degli amici spesso non coincidono con le nostre, le prenotazioni diventano last minute e la voglia di non dover dipendere da nessuno dopo 11 mesi di lavoro è decisamente condivisibile.



Poter contare solo sulle proprie attitudini, mettendo continuamente alla prova se stessi nell’affrontare le difficoltà quotidiane in un luogo sconosciuto per alcuni potrà sembrare spaventoso, ma per altri è assolutamente entusiasmante.



Decidere liberamente cosa fare e quando farlo, poter cambiare itinerario, perdersi tra le strade e ritrovarsi in scorci non menzionati dalle guide: se gli imprevisti non vi spaventano e avete sete d’avventura siete pronti per regalare a voi stessi un’esperienza indimenticabile.



Chi ha viaggiato da solo giura di non essersi mai pentito, anzi, di aver replicato più volte, facendo tesoro di alcuni importanti avvertimenti per arrivare al termine della vacanza sani, salvi e felici.



Il bagaglio di un viaggiatore solitario è leggero e carico solo del minimo indispensabile. Al di là dell’abbigliamento semplice e comodo, all’interno non devono mancare lucchetti, medicinali una mascherina per la luce e i tappi per le orecchie (non si sa mai dove potrebbe capitare di dormire): il buon sonno è un elemento fondamentale per la riuscita di un viaggio.



Per la ricerca di un hotel meglio scegliere tra ostelli o stanze con Airbnb in cui sia più facile che scappi una chiacchiera con altri viaggiatori o con i padroni di casa, non sia mai sopraggiungano attacchi di solitudine improvvisi.



Per la stessa ragione è bene informarsi sugli eventi serali della destinazione prescelta: è raccomandabile non fare troppo tardi e godere delle ore del mattino per visitare la località. ma la sera cenare all’aperto o bere il vino prodotto in loco in un bar caratteristico con musica live e assistere ad uno spettacolo folcloristico può essere un’ottima idea.



Consumare i pasti al bancone non fa parte della cultura italiana, ma all’estero è sempre una buona occasione per conversare con i barman e mettere alla prova la nostra conoscenza della lingua del posto.



E’ consigliabile prelevare soldi dal bancomat in orari diurni e preferibilmente posizionati lungo le strade principali: mai mettersi nelle condizioni di doverlo fare con il buio e in zone isolate delle città.



Vale la pena spendere qualche soldo in più per un piano tariffe, internet incluso, per il nostro smartphone. Sarà molto più semplice così utilizzare le mappe, essere aggiornati sugli eventi e, in caso di saudade, chiamare qualche amico. Si suggerisce anche aggiornare i propri spostamenti su Facebook per due ragioni: la prima è una questione di sicurezza, in secondo luogo è possibile che qualche amico si trovi nella stessa area ed allora perché non unire le forze almeno per un po’?



In ultimo, siate viaggiatori e non turisti, confondetevi con la popolazione locale, parlate, chiedete, osservate, siate curiosi.

In molti hanno detto «viaggiare è fare un cammino dentro se stessi». Noi aggiungiamo «viaggiare da soli è fare due viaggi al prezzo di uno».