Filmini domestici inediti, migliaia di pagine di testi e un prezioso serbatoio musicale mai pubblicato. Il mito di Kurt Cobain continua a vivere anche grazie a un attesissimo biopic telecinematografico, il primo autorizzato dalla famiglia del re del “grunge” scomparso a ventisette anni nel 1994.
Diretta da Brett Morgen, regista del bellissimo “Crossfire Hurricane”, documentario del 2012 sui “Rolling Stones”, e sostenuta, in sede di produzione esecutiva, dall’impegno e dall’amore di Frances Bean Cobain, figlia di Kurt e di Courtney Love, la pellicola, intitolata “Montage of Heck”, è un viaggio-omaggio ricco di sorprese, caldo e ben meditato al centro dell’anima di colui che è universalmente riconosciuto come una delle massime espressioni del rock contemporaneo.
“Ho cominciato a pensare al progetto otto anni fa - ha raccontato Morgen -.
Oltre che su questo importante e sfizioso patrimonio, però, “Montage of Heck” si reggerà naturalmente anche e soprattutto sulle spalle della trascinante energia delle hit dei “Nirvana”, il gruppo di cui Cobain fu voce e leader: da “Come as You are” a “Smells Like Teen Spirit”, passando per le canzoni di “In Utero”, il loro ultimo disco, pubblicato nel 1993, la grande eredità lasciata da Kurt e dalla sua band sarà lì a disposizione di tutti per essere riascoltata e, ancora una volta, assaporata.
Distribuito dalla “Universal”, il docufilm, realizzato sia in live action che con l'ausilio dell'animazione computerizzata “per permettere al pubblico di conoscere Kurt come mai prima d'ora” – ha spiegato ancora Morgen - approderà sul grande schermo il prossimo anno per poi essere trasmesso in tv dall’emittente americana “Hbo”.