​A Città della Pieve Sgarbi illustra le opere di Kossuth: perfezione senza colore

​A Città della Pieve Sgarbi illustra le opere di Kossuth: perfezione senza colore
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Sabato 30 Maggio 2015, 16:47
Inaugurazione con la presentazione ufficiale di Vittorio Sgarbi per la mostra antologica “Kossuth 1981 - 2009”, nel nuovo Spazio Kossuth che Città della Pieve dedica all'arte contemporanea.

Fino al 31 ottobre sono aperte le porte delle Rimesse del Palazzo Vescovile, affacciate sulla centralissima via Vannucci nel borgo che diede i natali al Perugino.



La perfezione non ha colore: è questo il concetto che emerge dalle parole di Sgarbi. Quasi una contestualizzazione per le opere, che saranno esposte nei cinque locali appena restaurati a pochi passi dall'oratorio che ospita l'Adorazione dei Magi di Pietro Vannucci: “Tutta la scultura greca, romanica, rinascimentale puntava sul colore, sulla policromia. Il tempo in molti casi ha eliminato il colore, come nelle sculture antiche. Kossuth parte già senza colore, acromatico. Ciò presuppone una sintesi mentale e non si dà come conseguenza di un degrado, di una consunzione, ma come perfezione senza colore”.



Quaranta opere, tra quadri e sculture, visitabili fino al 31 ottobre, che raccontano un lungo percorso artistico e rappresentano l'omaggio della città umbra a Wolfgang Alexander Kossuth che la scelse come patria elettiva. L'essenza dominante è la figura umana, ossessione vitale e fonte ispiratrice di infinite possibilità espressive per l'artista, considerato lo scultore contemporaneo più sensibile alla danza e alla musica. Da affermato violinista e direttore d'orchestra, Kossuth abbandonò il linguaggio della musica per concentrare la propria creatività in ambito plastico, dove ha saputo amalgamare leggerezza ed equilibrio producendo opere raffinate ed eleganti. Illustri personaggi della musica, della letteratura e della danza hanno posato per lui. Grandi ammiratori della sua arte, tra i quali: Mario Del Monaco, Luciana Savignano, Milva, Valeria Moriconi, Mario Soldati, Sergiu Celibidache, Sandor Vegh, Sierk Schroder, Ottavio Mazzonis, Andrea Jonasson-Strehler, Liliana Cosi, Alessandra Ferri, Massimo Murru, Roberto Bolle.



Inserita all'interno del circuito museale di Città della Pieve, la solida sensibilità figurativa di Kossuth viene esaltata dall'atmosfera che pervade la città e i luoghi dell'esposizione, promossa insieme al restauro degli ambienti dall'associazione Ankamò in collaborazione con il Comune di Città della Pieve e l'Arcidiocesi di Perugia – Città della Pieve nella persona dell'arcivescovo cardinale Gualtiero Bassetti. Anima del nuovo spazio culturale di Città della Pieve, le opere di Kossuth inaugurano un programma di mostre annuali che avranno come tema i soggetti dell'artista, molto legato alla cittadina dove ha anche deciso di essere sepolto. Miti, ritratti ed opere religiose, disegno e fusioni a cera persa, saranno alcuni degli argomenti scelti in collaborazione con insegnanti e studenti di un istituto scolastico di Città della Pieve che, di anno in anno, verranno approfonditi con ricerche ed elaborati, attraverso lo studio di opere di Kossuth e di altri artisti contemporanei, con le quali saranno realizzate nuove mostre.
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