Ztl divisa in quattro quadranti, residenti
e negozianti contro i nuovi divieti

Ztl divisa in quattro quadranti, residenti e negozianti contro i nuovi divieti
di Maria Lombardi
3 Minuti di Lettura
Domenica 21 Settembre 2014, 05:57 - Ultimo aggiornamento: 23:36
Un terremoto pi o meno. Il centro storico si frantuma, immaginate quattro isolette senza ponti, per andare da Monti a piazza Navona si dovr tornare sulla terraferma e fare un lungo giro. La Ztl ridisegnata dal nuovo piano generale del traffico urbano alza barriere, moltiplica i divieti e anche i malumori: i commercianti la temono, potrebbe tradursi in un danno economico, l'ennesimo, i residenti sono perplessi ma c'è anche chi spera sia più facile trovare parcheggio. L'opposizione in Campidoglio è pronta alle barricate. Ecco alcune delle novità del piano approvato ieri dalla giunta e che dovrà ottenere il sì del consiglio comunale e nel frattempo scatena polemiche: quattro i settori (Viminale-Monti, Spagna-Trevi-Quirinale, Navona-Pantheon e Farnese-Portico d'Ottavia), per ognuno ci sarà un permesso valido solo lì, vietato attraversare la zona a traffico limitato per passare da un quadrante all'altro. Isolette, appunto. Meno auto più bici, questo l'obiettivo del Campidoglio. «Al diritto alla circolazione si deve sostituire quello alla mobilità», è il pensiero dell'assessore capitolino Guido Improta.



I DANNI ECONOMICI

«Sposo questo principio, ma perché non lo invertiamo?», è la replica di Rosario Cerra, presidente di Confcommercio di Roma. «Prima costruiamo il diritto alla mobilità e poi limitiamo la circolazione. Piuttosto che continuare a mettere limiti e a introdurre nuovi meccanismi burocratici bisognerebbe investire nei trasporti, a Roma il diritto alla mobilità non è certo garantito come in altre capitali. Tutta questa circolazione è un effetto non una causa, mancando una strategia della mobilità c'è tutto questo caos». Le nuove regole potrebbe avere ricadute sul commercio? «Sicuramente le avranno - aggiunge Cerra - non tengono conto della mobilità economica che rappresenta gran parte del movimento».



Bocciatura dunque da parte dei commercianti e non solo. «In centro si rischia la desertificazione», il timore di Adriano Angelini, presidente dell'associazione Tridente-centro storico. «Ancora bisogna mettere a punto la parziale pedonalizzazione del Tridente e già si introducono nuovi divieti, mi sembra un poco presto. E poi senza mezzi pubblici e parcheggi si possono fare tutte le isole che si crede ma resterà sempre il solito caos».



I PARCHEGGI

L'idea delle isole a qualcuno piace. «Si sta finalmente andando in quella direzione seppure con fatica e contraddizioni», commenta Paolo Gelsomini, segretario del Coordinamento residenti città storica. «Da sempre sosteniamo le isole ambientali non attraversabili, prevalentemente destinate a pedoni e bici, con una strada di passaggio. È una soluzione che serve ad alleggerire il traffico ma è necessario che sia accompagnata da un potenziamento dei bus elettrici e la creazione di parcheggi di bordo, ai limiti della zona vietata». Il tutto va deciso coinvolgendo i residenti, ma il dialogo è ancora lontano, «siamo ancora alla guerra tra strade vicine».



Un ritorno ai tempi «di Tocci e Rutelli», ricorda Viviana De Capua, presidente dell'associazione abitanti del centro storico, «anche allora la ztl era divisa in settori. Una soluzione che potrebbe consentire ai residenti di avere più parcheggi a disposizione. A quel tempo eravamo stati noi stessi a pretendere la divisione che va bene a patto che nei rioni si facciano circolare sempre più navette elettriche».



Ztl fatta in quattro, in più l'anello ferroviario dal 2017 «sorvegliato speciale» con varchi elettronici e accessi regolamentati con un bonus. «È assurdo», attacca Dario Rossin, consigliere capitolini di Fi. «In aula faremo le barricate contro questa assurda delibera e invitiamo i romani a ribellarsi e a scendere in piazza contro questo folle piano».