La roulotte con vista su Caracalla: ridotta a latrina l'abside della chiesa dei santi Nereo e Achilleo

La roulotte con vista su Caracalla: ridotta a latrina l'abside della chiesa dei santi Nereo e Achilleo
di Laura Larcan
3 Minuti di Lettura
Domenica 1 Febbraio 2015, 05:59 - Ultimo aggiornamento: 10:42
La passeggiata lungo le Terme di Caracalla trasformata in un campeggio abusivo con latrina en plein air. Altro che cartolina sulle meraviglie delle antichità millenarie, perché quello che dovrebbe essere uno dei percorsi chiave per ammirare il patrimonio della Città eterna (con buona pace dell'imperatore Caracalla), diventa una chicane per stomaci forti, tra latrine pieni di escrementi umani e rifiuti. Una roulotte ridotta a relitto fatiscente appare parcheggiata ormai da giorni di fronte al complesso monumentale. Una sorta di monolocale-rottame su ruote che indisturbatamente occupa il suolo pubblico in un'area di pregio, sottoposta a vincolo dal Ministero per i Beni culturali e per il turismo. Un luogo nevralgico, non certo isolato o defilato, a pochi passi da una delle arterie più trafficate di Roma.

FORNELLI EN PLEIN AIR

Il bello (per usare solo un eufemismo) è che accanto alla roulotte si riconosce quella che dovrebbe essere la “cucina”. Ecco bell'e pronte per l'uso, infatti, le pietre già annerite da chissà quanti fuochi accesi, per allestire fornelli di fortuna al chiaro di luna. Col rischio di dare fuoco pure alle piante che ombreggiano l'area. Una sorta di barbecue con vista sulla monumentale spa dell'impero romano, meta continua di turisti e visitatori romani, soprattutto di scolaresche. Lo spettacolo è impietoso, un affronto al senso civile di decoro. Questo è lo scenario che ieri mattina si poteva ammirare in quest'area gioiello. Intorno alla roulotte è uno scempio.



Spuntano vecchi bidoni di latta pieni di pezzi di legno e oggetti vari, pentole, bacinelle di plastica accatastate, tavolini sbeccati e arrugginiti, carrellini da spesa ormai laceri. E sempre intorno alla roulotte sfila una discarica di scatole, buste, cassette di plastica, scope, fusti di metallo, montagne di stracci e rifiuti, persino un cavalluccio a dondolo da bambino ormai logoro e rotto. Un accampamento a tutti gli effetti. Eppure, nessun controllo, nessun intervento per rimuovere questo abuso.

I TESTIMONI

E sì che siamo nel cuore dell'area archeologica centrale. «Come è possibile?» Se lo chiedevano sbigottiti ieri mattina due signori che facevano footing lungo la pista ciclabile che costeggia, a pochi metri, la roulotte. «Sono giorni ormai che sta lì», commentano perplessi, indignati sul degrado che infesta questa zona. «Abbiamo anche timore a passare da queste parti». Qui il decoro è lontano ormai anni luce. Una panchina diventa il deposito da accattone. Stracci, abiti consunti, giornali, bottiglie di birra vuote. Le scarpe sono sparse nel prato. E una borsa di plastica con dentro biscotti mangiati per metà e un cartoncino con su scritto lo slogan da mendicante “sono povera ho due bambini”.



LA CHIESA DEI MATRIMONI

Ma lo scempio non finisce qui. Perché ogni campeggio che si rispetti ha le sue toilette. E la roulotte alle Terme di Caracalla non è da meno. Solo che in questo caso è stata scelta nientemeno che la vicinissima chiesa dei Santi Nereo e Achilleo, che spicca nel primo tratto di via delle Terme di Caracalla. L'inquietante sorpresa, infatti, si scopre nella parte posteriore, all'esterno, della chiesa, dove le secolari murature in laterizio dell'abside sono state convertite in bagni a cielo aperto, come testimoniano la tante tracce di escrementi per terra. Una autentica latrina alle spalle di una delle chiese più gettonate in città per celebrare i matrimoni. E non solo, perché accanto ai reperti fisiologici spuntano altri ripostigli ad uso del campeggio abusivo. Un tavolino pieghevole e una sedia pieghevole, una panca di legno. Sarebbe da non crederci. Eppure è tutto vero.