Roma, Atac: inchiesta della Procura sugli appalti degli ultimi 5 anni

Roma, Atac: inchiesta della Procura sugli appalti degli ultimi 5 anni
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Lunedì 30 Novembre 2015, 15:44 - Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 14:54

Al via l'inchiesta della procura Roma destinata a passare ai raggi X almeno cinque anni di appalti e di presunto malaffare intorno alla mobilità nella capitale. Il fascicolo, per il momento senza ipotesi di reato nè indagati, è stato affidato ai magistrati del pool reati contro la pubblica amministrazione dal procuratore Giuseppe Pignatone, al vaglio del quale era finito un esposto presentato dall'ex assessore ai Trasporti del Campidoglio Stefano Esposito.



Un dossier corposo, circa cento pagine, quello preparato dall'ex esponente della giunta Marino, che ha molti punti in comune con la relazione fatta dall'Anac, l'Agenzia anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, dalla quale emerge che, a partire dal 2011, circa il 90 percento degli appalti sono stati affidati con procedura negoziata, spesso senza pubblicazione del bando.

Un fiume di denaro che sfiora il miliardo di euro e su cui ora si concentrerà il lavoro della magistratura. Sotto la lente di piazzale Clodio finiranno anche tutte le criticità del comparto mobilità, a cominciare dai disservizi della linea ferroviaria che collega Roma con il litorale. Tra i documenti da esaminare anche quelli che riguardano la metropolitana e i tanti episodi di malfunzionamento ed incidenti.

Sempre sul fronte Atac sarà presto chiusa l'indagine che vede coinvolti alcuni ex dirigenti della municipalizzata accusati di aver distratto dalle casse dell'azienda due milioni di euro attraverso la stipula di fittizi contratti di consulenza (ufficialmente per la valutazione del personale) con società intestate a prestanome. I presunti fatti illeciti presi in esame dai pm Laura Condemi e Alberto Pioletti risalgono al periodo 2007-2010.

Dagli accertamenti dei magistrati il denaro sarebbe stato trasferito all'estero su conti correnti riconducibili agli stessi ex dirigenti ora sotto inchiesta. Resta aperto, invece, il filone che riguarda episodi di riciclaggio e il trasferimento di parte di queste somme, provento di reato, su una società sanmarinese, la San Marino Investimenti (Smi).

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