Casamonica, sit-in antimafia di Marino e Pd in piazza don Bosco: tensioni e proteste

Casamonica, sit-in antimafia di Marino e Pd in piazza don Bosco: tensioni e proteste
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Giovedì 3 Settembre 2015, 19:03 - Ultimo aggiornamento: 4 Settembre, 11:20

Applausi e fischi per il sindaco di Roma Ignazio Marino in piazza don Bosco dove è arivato per partecipare alla manifestazione «Antimafia Capitale». «Bugiardo, vergogna, riandiamo al voto», gli gridano alcuni, con un anziano residente del quartiere che gli lancia contro alcune monete da 5 centesimi. Al sit-in sono presenti associazioni di volontariato e antimafia in prima fila, molti i cittadini del quartiere Tuscolano e di altre zone di Roma.

«La presenza delle persone in questa piazza dimostra che Roma è una città antifascista, antinazista e antimafia: abbiamo cacciato i fascisti e i nazisti, ora cacceremo anche la mafia», ha detto il sindaco.

«È importante che oggi ci sia stata la forza di una reazione civile delle persone, perché è evidente che quanto successo ad agosto è stato uno choc culturale e non reagire sarebbe stato un errore», ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti partecipando al sit-in. «Ricordo - ha raccontato - che quando il 19 luglio del 2011 da presidente della Provincia feci una fiaccolata in Piazza del Pantheon contro le mafie, che andò benissimo, molti alzarono le spalle.

Allora come oggi poter contare sulla mobilitazione delle coscienze di tutti a prescindere dall'orientamento politico è importante». «Meno male che la presa di coscienza c'è e soprattutto mi auguro rimanga viva anche per aiutarci a essere vigili. Ora è importante non abbassare la guardia», ha concluso Zingaretti.

Assediato da giornalisti e fotografi, il sindaco è arrivato nella piazza blindatissima dalle forze dell'ordine, che hanno atteso l'auto del primo cittadino per scortarlo fino al palco.

Appena Marino è sceso dall'auto, sono partiti fischi, insulti e urla da parte di un gruppo di persone che gli chiedeva di «andarsene a casa». «Vergogna», «Vai a casa, non sei degno di Roma», «Dove stavi quel giorno, a pija i tonni?», «Lascia Roma, Roma ha bisogno di altro», sono state alcune delle frasi con sui Marino è stato accolto dalla gente prima di entrare in piazza.

E ancora: «Vergogna, vergogna, vergogna siete mafiosi»: sono le parole urlate da un gruppo di appartenenti alla Carovana delle periferie (associazione che unisce anche alcuni comitati per la casa) prima che iniziasse il sit. Il gruppo di cittadini ha esposto una gigantografia della foto della cena al centro Baobab alla quale erano presenti tra gli altri l'ex sindaco Alemanno, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e un esponente del clan Casamonica.

Non ci sono state però solo proteste per il primo cittadino: oltrepassate le transenne si è levato un applauso e una donna lo ha abbracciato, porgendogli dei fiori.

Quando Marino si è avvicinato al corridoio di ingresso per sedersi in platea, gli animi di un gruppetto di manifestanti si sono scaldati e c'è stato qualche momento di tensione con le forze dell'ordine che li hanno subito dopo allontanati.

Marino ha poi lasciato piazza Don Bosco scortato dalle forze dell'ordine. Un imponente cordone di polizia e carabinieri ha protetto il primo cittadino fino all'auto che lo aspettava vicino alla piazza. A quel punto un gruppetto di persone ha urlato ancora "Vergogna".

«La manifestazione è una stata una importante occasione per dare voce alle energie buone della città, che sta prendendo coscienza che non si può più negare l'esistenza delle mafie nella Capitale. Questa reazione positiva è un primo passo perché le istituzioni, la politica, le associazioni e i cittadini facciano muro contro l'illegalità ma occorre anche affrontare e risolvere i tanti problemi di Roma», ha sottolineato Rosy Bindi, presidente della commissione parlamentare Antimafia, anche lei in piazza.

«Un bel momento. È l'inizio di una inversione di tendenza e anche un successo che deve far riflettere le forze politiche. I problemi si affrontano provando a stare tra la gente, andando in piazza, anche quando è imbarazzante, anche quando ti esponi a critiche», ha affermato il ministro della Giustizia Andrea Orlando. «È giusto esserci e recuperare una dimensione collettiva dell'azione politica - ha aggiunto - Penso che questo sia il segnale più bello e importante venuto da questa piazza». A una domanda sul sostegno del governo a questa manifestazione, Orlando ha aggiunto: «Il governo è impegnato in una battaglia contro la mafia con i fatti e le azioni, alle manifestazioni si va come singoli e militanti e io ho ritenuto opportuno venirci», ha concluso.