Gli sono piombati addosso all'improvviso e lo hanno steso con un pugno, così violento che gli ha fatto uscire un occhio fuori dall'orbita. La banda del «knockout game» questa volta ha trovato la sua vittima nella zona di Vescovio.
L'uomo, un pensionato di 80 anni, è stato aggredito il 2 novembre scorso, ma ha denunciato l'aggressione dieci giorni dopo, una volta uscito dall'ospedale, ai carabinieri della compagnia Parioli. Due giorni fa, a Centocelle, un altro uomo è stato preso a pugni in faccia. Aggredito anche lui con la tecnica del knockout game, che arriva dagli stati Uniti. Doveva essere un gioco solo virtuale, ma sta diventando un vero incubo. I picchiatori agiscono anche in pieno giorno, arrivano alle spalle e poi sferrano un colpo micidiale al volto che fa perdere conoscenza alla vittima.
IL RACCONTO
«Ho sentito qualcuno che mi afferrava per le spalle - ha detto l'ottantenne ai carabinieri - ed subito è arrivato il pugno in faccia.
LA RAPINA
L'ultimo assalto dei seguaci della tecnica del knockout risale a due giorni fa. Intorno alle 18.45 in via delle Palme, all'altezza del civico 213, in zona Centocelle. La vittima, un cinquantaquattrenne romano, era appena uscito dall'ufficio postale dove aveva prelevato dei soldi, quando è stato colpito da un cazzotto sul viso. La vittima è riuscita a vedere il rapinatore «un uomo bianco di corporatura robusta e con accento straniero, l'ho visto scappare a piedi», ha detto agli investigatori. Sul posto gli agenti del commissariato Prenstino che indagano sulla vicenda. I poliziotti stanno visionando i filmati girati dalle telecamere di videosorveglianza. La vittima è finita al policlinico Casilino.