Giubileo, appalti lampo per l'accoglienza
Marino chiede poteri speciali al Governo

Giubileo, appalti lampo per l'accoglienza Marino chiede poteri speciali al Governo
di Simone Canettieri
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Domenica 26 Aprile 2015, 06:29 - Ultimo aggiornamento: 17:29

Non ci sarà un commissario, ma per il Giubileo il sindaco Ignazio Marino punta a ottenere poteri speciali per accoglienza, trasporti e mobilità. Domani ci sarà l'incontro decisivo tra l'inquilino del Campidoglio e il sottosegretario di Palazzo Chigi, Claudio De Vincenti, l'uomo di Renzi per la gestione delle leggi. L'appuntamento è stato preparato nei dettagli ieri all'ora di pranzo durante un faccia a faccia tra Marino e il prefetto Franco Gabrielli, salito in Comune per il «primo punto tecnico» in vista dell'Anno Santo straordinario. Che scatta l'otto dicembre. E proprio perché il tempo a disposizione è poco servono norme più snelle e la possibilità di andare in deroga nella gestione degli appalti con procedure veloci e meno burocratiche. I super poteri nascono da questa esigenza.

I NODI Per quanto riguarda l'accoglienza, e quindi le strutture ricettive per i pellegrini, il Comune chiederà la possibilità di effettuare i lavori negli immobili già indicati (come l'ex manicomio di Santa Maria della Pietà) ma anche quelli di carattere più urbanistico accelerando il più possibile tutte le procedure legate alle gare, che saranno comunque monitorate dall'assessore alla Legalità Alfonso Sabella. Per mobilità e trasporti, invece, i fronti si sovrappongono.
Marino sa benissimo che non potranno ripetersi durante il Giubileo e in concomitanza di eventi dal forte richiamo scene come quelle viste dentro la metropolitana A.

Parliamo di scioperi e disservizi, corse interrotte e passeggeri infuriati. La figuraccia sarebbe planetaria. Ecco perché ha in mente di chiedere al Governo gli strumenti per regolamentare le proteste, cercando di stabilire, calendario alla mano, dei giorni “franchi”. L'esperimento è stato già usato per l'Expo di Milano: in occasione delle manifestazioni clou i servizi non avranno interruzioni. E' il modello a cui punta Roma. Insieme a un patto contro gli scioperi in cui Palazzo Chigi si farà garante insieme alle segreterie nazionali dei sindacati. Per quanto riguarda, invece, la mobilità più pratica al Campidoglio servono direttive efficaci - al riparo dai ricorsi al Tar che ultimamente giustiziano la giunta con una certe frequenza - nella gestione del traffico: dalle ordinanze per bloccare i pullman turistici fuori dall'anello ferroviario (come previsto dal Pgtu) alle pedonalizzazioni lampo.

I COSTI Per quanto riguarda le opere e quindi i costi, sia Gabrielli che Marino hanno concordato su un fatto: «Siamo per il low profile. Stiamo lavorando: lavorare insieme credo sia la ricetta migliore», ha ricordato il prefetto. E il sindaco ha concluso il ragionamento con quello che ormai è diventato un tormentone: «Sarà il Giubileo della misericordia e non della cuccagna». Di sicuro l'ipotesi commissario ormai sfuma sempre di più.

Dal Campidoglio spiegano che non serve, al contrario invece dei poteri speciali su alcune materie di forte impatto. Si è capito però che nella cabina di regia la prefettura giocherà un ruolo di primaria importanza. Entro dieci giorni, invece, si aprirà un altro fronte: il costo dell'Anno Santo.