Medico contagiato ricoverato a Roma. L'ospedale: «Ora ha 39 di febbre»

Medico contagiato ricoverato a Roma. L'ospedale: «Ora ha 39 di febbre»
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Martedì 25 Novembre 2014, 06:57 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 13:28

E' arrivato all'ospedale Spallanzani di Roma il medico italiano di Emergency positivo al virus Ebola. Partito nella notte dalla Sierra Leone l'aereo militare che lo ha trasportato è atterrato all'alba a Partica di mare.

L'Unità di crisi della Farnesina e l'Aeronautica militare erano pronte da ieri per le attività operative ed il trasferimento del paziente all'Istituto Nazionale per le malattie infettive.

A disposizione plasma dell'infermiera guarita. A disposizione del medico italiano contagiato dal virus Ebola rimpatriato oggi c'è anche il plasma derivato dal sangue dell'infermiera guarita in Spagna.

Lo ha affermato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin durante la trasmissione di Rai 3 Ballarò. «Abbiamo fatto subito un'ordinanza per avere a disposizione le medicine sperimentali per curare l'Ebola - ha spiegato Lorenzin - e abbiamo anche a disposizione una sacca con il plasma dell'infermiera guarita in Spagna. È importante essere riusciti a riportare subito in Italia il medico, perchè la malattia se presa per tempo ha percentuali di guarigione più alte». Il ministro ha ribadito che non ci sono pericoli di contagio per la popolazione. «Gli unici che rischiano il contagio sono gli operatori sanitari - ha sottolineato Lorenzin - che stanno però adottando misure di sicurezza di altissimo livello. L'epidemia di Ebola va sconfitta in Africa per evitare che diventi fuori controllo».

Il bollettino medico Il medico di Emergency ricoverato allo Spallanzani ha 39 di febbre ma non presenta segni di disidratazione cutanea. Lo hanno riferito i medici dell'istituto leggendo il primo bollettino medico relativo alle condizioni del sanitario infettato.

I medici, nel corso di una conferenza stampa all'istituto, hanno sottolineato che il paziente è stato trasportato in alto biocontenimento dall'Aeronautica Militare Italiano. La gestione del trasporto è stata effettuata secondo i protocolli e il paziente, hanno reso noto i medici, «è stato monitorizzato durante tutto il trasporto aereo, durato sei ore, senza alcuna criticità». Alla partenza dalla Sierra Leone, il paziente presentava condizioni di «stabilità clinica» e all'arrivo allo Spallanzani «le condizioni permanevano stabili».

I medici hanno rilevato una «familiarità cardio-ipertensiva».

Inoltre il medico di Emergency, hanno precisato i sanitari, «riferisce da giovedì 20 novembre un unico episodio di vomito e diarrea senza presenza di sangue, associato ad astenia e febbricola». Domenica 23 novembre è comparsa la febbre, regredita però dopo l'assunzione di antipiretici. Oggi al ricovero, hanno detto i medici, il paziente era vigile, collaborante, deambulante ed autonomo; ha presentato febbre associata a brivido, malessere generale con iperemia congiuntivale, fegato e milza nella norma, torace senza rumori patologici».

Il trasbordo L'ambulanza speciale con a bordo il paziente ha lasciato l'aeroporto militare di Pratica di Mare, diretta all'ospedale Spallanzani di Roma, intorno alle 7,15. Le operazioni di trasbordo del paziente dal Boeing Kc 767 del 14/o Stormo dell'Aeronautica si sono svolte regolarmente. Il medico di Emergency, secondo quanto si è appreso, non ha avuto alcun problema durante il viaggio, compiuto all'interno di una speciale barella isolata avio-trasportabile. L'ambulanza era appositamente equipaggiata in biocontenimento.

Il team Durante il volo, durato 6 ore e mezzo, il paziente è stato assistito da un team dell'Aeronautica militare specializzato in bio-contenimento composto da circa 25 persone tra medici, specialisti e personale di bordo. La capacità di effettuare trasporti via aerea di malati altamente infettivi attraverso l'utilizzo di speciali barelle isolate è una peculiarità che hanno in Europa solo l'Aeronautica Militare e la Royal Air Force inglese.

Lo Spallanzani L'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma «è pronto, ma lo è da tempo, ad accogliere il medico italiano contagiato in Sierra Leone dal virus Ebola. Ci siamo addestrati in questi mesi, i medici e il personale sanitario sono pronti per dare tutta l'assistenza necessaria. Un'ambulanza ad alto isolamentio lo porterà dall'aeroporto allo Spallanzani», spiegava ieri Valerio Fabio Alberti, commissario straordinario degli Irccs Regina Elena, San Gallicano e Lazzaro Spallanzani. I medici che cureranno il malato si chiamano Emanuele Nicastri e Nicola Petrosillo, che è l'infettivologo responsabile dell'unità di crisi.