sulle adozioni da parte delle famiglie affidatarie. La senatrice del Pd Francesca Puglisi prima ritira l'emendamento «pro-single» per le perplessità di diversi senatori dem, per la contrarietà di Ap e su
richiesta della relatrice Rosanna Filippin. Poi lo trasforma in odg ma è costretta a rinunciare anche a
quest'ultima formulazione per via della contrarietà del centrodestra. «Si tratta - ha detto il presidente della commissione Giustizia Francesco Nitto Palma - di affidamento e adozione in presenza di coppie non sposate e non necessariamente di sesso diverso.
Quindi si chiede sostanzialmente al Governo di valutare l'opportunità di assumere le iniziative dovute per consentire l'affidamento e l'adozione di bambini inseriti in coppie non eterosessuali».
«L'intento di quell'emendamento - ha detto Puglisi dopo il suo ritiro - non era aprire a scorciatoie per
l'adozione dei single, ma piuttosto equiparare i diritti dei bambini che vanno in affido familiare a
single, come già la legge permette di fare (e meno male!), perchè l'affido familiare, legato alla
disponibilità delle persone, negli ultimi cinque anni è calato del 16 per cento». «Quindi, si trattava -
spiega Puglisi - di equiparare i diritti dei bambini che un tribunale e i servizi sociali decidono di dare in
affido ad un single a quelli dei bambini che un tribunale e i servizi sociali hanno invece affidato a
famiglie regolarmente sposate». «Comunque - ha concluso la senatrice del Pd - ho ritirato
l'emendamento semplicemente perchè so che l'ottimo a volte è nemico del bene e questa legge, se
approvata, consente davvero di fare notevoli passi avanti in materia di diritti dei bambini».
Il ritiro dell' emendamento prima e dell' odg dopo ha evitato una spaccatura nella maggioranza al
moneto del voto.
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