Tasi, Renzi: «Ue non ci può dire cosa tagliare»

Tasi, Renzi: «Ue non ci può dire cosa tagliare»
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Mercoledì 2 Settembre 2015, 09:11 - Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 16:06

«L'Ue che si gira dall'altra parte sui migranti pensa di venirci a spiegare le tasse, c'è qualcuno a Bruxelles che pensa di mettersi a fare l'elenco delle tasse da tagliare, spero sia stato il caldo, le tasse da tagliare le decidiamo noi, non Bruxelles».

Lo ha dichiarato il premier Matteo Renzi ai microfoni di Rtl 102.5, replicando di fatto alle voci Ue secondo le quali la riduzione delle tasse sulla casa sarebbe, da parte dell'Italia, contraria alle raccomandazioni europee.

«Il 16 dicembre» gli italiani pagheranno la «seconda rata della Tasi, quello è il funerale tasse sulla casa», ha aggiunto Renzi.

Migranti

L'attacco di Renzi all'Unione Europea parte dal tema dell'emergenza migranti. «L'Ue - spiega il premier - si deve dare una bella svegliata.

Ci vuole durezza seria e rigorosa nelle politiche dell'immigrazione -avverte il leader Pd- allo stesso tempo cerchiamo di salvare tutte le vite umane, quindi non chiedeteci di essere complici di barbarie come quella di un massacro di massa. L'Ue faccia la sua parte».

Sugli immigrati, dice Renzi, «improvvisamente l'Europa si è svegliata. Hanno capito che non può essere solo budget, austerity? Adesso i nostri amici dell'Ue capiscano che occorre avere una politica unitaria su rimpatri, accoglienza, solidarietà». Il presidente del Consiglio rassicura che in Italia «il numero degli immigrati è lo stesso dell'anno scorso, solo che l'attenzione mediatica e il clima paura -comprensibile- di parte del mondo politico e culturale, crea un clima diverso».

Legge di stabilità

Le misure anticipate da Renzi riguardano, tra l'altro, le municipalizzate. «Voglio che ci siano meno municipalizzate - ha dichiarato - che servono soprattutto a mantenere il posto all' ex politico di turno, metteremo un limite alle partecipate per Provincia e un limite ai revisori contabili».

Riforme

E l'Italicum non si adatterà alle richieste di Forza Italia in cambio di un sostegno sulle riforme costituzionali. «No, hanno l'idea della politica come un Monopoli, è insopportabile quest'idea. La legge elettorale l'abbiamo fatta con FI, l'hanno votata anche loro», spiega Renzi.

Sui punti chiave delle riforme, secondo il premier, la discussione è serena. «Noi vogliamo meno politici e un pò più di politica in Parlamento, non avere un Senato che sia doppione della Camera - dice - Credo che sui punti fondamentali la discussione in Senato sia abbastanza tranquilla», spiega sottolineando che occorrerà vedere cosa sarà deciso, «proceduralmente», sull'art. 2 del testo e ribadendo che «bisogna fare velocemente le riforme, entro settembre».

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