Terrorismo, sventati in Belgio attentati dell'Isis: preparavano stragi come quella al museo ebraico di Bruxelles

Terrorismo, sventati in Belgio attentati dell'Isis: preparavano stragi come quella al museo ebraico di Bruxelles
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Sabato 20 Settembre 2014, 13:31 - Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 12:37

Un numero imprecisato di attentati da parte di 'fighters' jihadisti belgi di ritorno dalla Siria o simpatizzanti dell'Isis stato sventato in Belgio.

La notizia, uscita stamani sui quotidiani De Tijd e L'Echo, è stata confermata dalla procura federale che però rifiuta di dare dettagli. «Ci occupiamo pienamente della problematica degli ex combattenti - ha detto Jean-Pascal Thoreau all'agenzia Belga - Collaboriamo con i servizi di sicurezza e ciò ci ha portato a effettuare numerose operazioni e mandati di arresto».

Secondo L'Echo i servizi di sicurezza belgi e gli inquirenti hanno «deliberatamente nascosto le informazioni per non allarmare la popolazione». Ma il quotidiano aggiunge che le sue fonti hanno «confermato che 'si trattava di attacchi paragonabili a quello di Meidi Nemmouche al Museo ebraico di Bruxelles» in cui sono state uccise quattro persone. Tutti gli arrestati, secondo il quotidiano, sono ancora detenuti. Sempre stando all'Echo, sono novanta gli ex combattenti tornati in Belgio. E sono sottoposti a sorveglianza continua, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Cosa che sta mettendo sotto stress gli organici dei servizi di sicurezza federali. «Noi - ha detto una fonte giudiziaria al giornale - partiamo dal principio che, tra questi, uno su nove ha l'intenzione di commettere un attentato. È una stima conservatrice e tiene conto anche delle persone che danno sostegno logistico per questi attentati». Nei mesi scorsi è stato indicato che sono fra 325 e 400 i cittadini belgi partiti per partecipare ai combattimenti in Siria. A giugno scorso un tribunale ha messo sotto processo 46 persone sospettate di far parte di Sharia4Belgium, un gruppo islamista radicale accusare di reclutare combattenti per la Siria.

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