Castelfranco, madre di tre figli stuprata in casa dal corriere. Lui: «Era consenziente». E scatta il test del Dna

Castelfranco, madre di tre figli stuprata in casa dal corriere. Lui: «Era consenziente». E scatta il test del Dna
di Roberto Ortolan
1 Minuto di Lettura
Martedì 21 Aprile 2015, 10:45 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 08:19
CASTELFRANCO - Il giovane corriere espresso consegna il pacco, poi fa delle avance alla padrona di casa, le strappa camicetta e reggiseno. Cerca di toccarle il seno e infine la scaraventa sul divano. Lei cerca di respingerlo. Ha paura, teme per i tre figlioletti in casa. Le salta addosso e si soddisfa da solo. Poi si riveste e se ne va. Alla donna, 29 anni, sposata e madre di tre bambini, non resta che chiedere aiuto ai carabinieri e sporgere denuncia.



A quasi 2 anni dall’angosciante aggressione avvenuta in un paese dell’hinterland castellano, potrebbero essere le tracce biologiche lasciate dal presunto violentatore - un 26enne corriere espresso bassanese di Romano d’Ezzelino - sulla camicetta e il reggiseno della mamma 29enne a dare la svolta decisiva all’inchiesta. È almeno quanto pensa la Procura di Treviso, che ha mandato tutti gli elementi di prova raccolti a Parma, alla Scientifica dei carabinieri.



Lui respinge con forza le accuse. «Avevo più volte fatto delle consegne in quella casa- ed ero entrato in confidenza con lei». Il 26enne avrebbe poi sostenuto di non aver usato la forza né di averla costretta. «Non a caso - avrebbe precisato - andavo a consegnare i pacchi quando sapevo che il marito era al lavoro». Messe a confronto le due versioni dell’accaduto, gli inquirenti si sono posti una serie di domande. Entrambe presentavano delle incongruenze. La Procura ha così ordinato il test del Dna, accertamento tecnico irripetibile.