Umberto Veronesi e Francesco Facchinetti insieme contro i tumori: nasce il progetto "Gold for kids"

Umberto Veronesi e Francesco Facchinetti insieme contro i tumori: nasce il progetto "Gold for kids"
di Carla Massi
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Sabato 31 Gennaio 2015, 22:55 - Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 18:10
Il Professore e il Capitano Uncino. Uno in completo blu, camicia a righe e cravatta a piccoli disegni, l’altro in t-shirt bianca, doppiopetto viola, sciarpa con i Puffi e cappello a falde strette. Il Professore e il Capitano Uncino hanno stretto un patto di alleanza: insieme sostengono un progetto di ricerca e divulgazione scientifica per i bambini e gli adolescenti malati di tumore. Il progetto è il “Gold for kids”.

Il Professore è Umberto Veronesi, il Capitano Uncino Francesco Facchinetti, cantante e conduttore tv, a capo, questa volta, di «Una squadra della vita» insieme a conduttori radio, youtuber e blogger molto popolari tra i teenager. Tra loro Francesco Sole: un suo video “Amore ai tempi di WhatsApp” ha fatto quasi 2 milioni di visualizzazioni. L’oncologo, classe 1925, ha deciso di partire con i giovanissimi per questa nuova avventura.



Professore, il suo progetto con i blogger e gli youtuber che piacciono ai sedicenni. Un’altra scelta coraggiosa?

«Ho sette figli e sedici nipoti. Ho sempre lavorato con i giovani. Quindi mi trovo a mio agio anche se quello che fanno i blogger e i youtuber va oltre ogni mio pensiero. L’importante è passare il messaggio sull’oncologia dei più piccoli».



Lei in mezzo al popolo dei selfie, di Twitter, dei video fatti in casa, delle relazioni su WhatsApp e degli stilisti di moda on line. Che reazioni susciterà il parlare di tumore negli adolescenti?

«Dobbiamo uscire dal silenzio e far sapere che c’è la speranza concreta di guarigione se anche i giovani cominciano a conoscere il loro corpo e imparano a chiedere aiuto. Quando, per esempio, hanno disturbi nuovi. Questa squadra troverà le parole giuste per dire tutto».



Tutto che?

«Che ogni anno in Italia si ammalano di tumore circa 1600 bambini fino a 14 anni e 1000 negli adolescenti tra i 15 e i 19 anni. Oltre il 70% viene guarito, con punte dell’80-90% per alcune leucemie e linfomi. Noi vogliamo pensare a loro con la loro testa, i loro desideri. L’adolescenza è un’esplosione di tutto, dalle emozioni al fisico».



Al suo polso ha un bracciale giallo, nel logo di “Gold for Kids” c’è un fiocchetto dorato. Anche lei, ormai, crede che questi segni sono indispensabili per comunicare?

«Ormai mi sono abituato. Noi della Fondazione Veronesi abbiamo tutti un braccialetto con scritto “fattivedere”. Che significa non ti vergognare ma anche fatti visitare se non ti senti bene. Questi adolescenti, purtroppo. oggi sono terra di nessuno. Da un lato abbiamo i reparti per i bambini dall’altro quelli per adulti. Ma un teenager non può andare né in uno né in un altro. Vanno creati reparti per loro. Per stare insieme, sentire musica, parlare. Come hanno iniziato a fare all’Istituto nazionale dei tumori a Milano con il professor Andrea Ferrari e il suo Progetto giovani»



Perché questa attenzione verso l’adolescenza? La descrive con grande passione, ricordi che riaffiorano?

«Perché in qualunque periodo uno abbia vissuto, dal periodo della guerra come me ad oggi, l’adolescenza è il momento vero della crescita. E, se in quel momento così importante, ricevi una diagnosi di tumore devi avere particolari attenzioni. Protocolli di cura, centri dedicati che li possano assistere in tutto».



Ma come li vorrebbe lei questi reparti?

«Durante il mio lavoro, soprattutto anni e anni fa, ho visto tanti giovani vinti dalla malattia. Un dolore infinito. Oggi è diverso, certo. Ma vorrei che i compagni di scuola potessero entrare con più libertà e, con loro, i cani o i gatti. La musica. Ne ho parlato con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin».



L’assistenza di cui parla è anche un video su YouTube, di quelli fatti in cucina o nel salotto di casa, dunque?

«So che uno è stato fatto e si vedrà dall’8 febbraio durante la campagna di informazione e raccolta fondi».



Lo sa che trasmette una gran tenerezza questo suo parlare degli adolescenti e questo suo avvicinarsi al “nuovo mondo” del web senza critiche e senza riserve? Anzi, ha affidato alla squadra di Facchinetti di costruire i messaggi.

«Quella dell’adolescenza è un’età in cui si vivono variazioni psicologiche difficili da controllare: si abbandona l’egocentrismo infantile per dedicarsi ai rapporti con i coetanei, si è fragili...»



Professore, uno di questi ragazzi che si dedicheranno a “Gold for Kids”, Mariano Di Vaio fashion blogger ha postato una foto con lei. In poco dieci minuti, sono stati contati 40mila “mi piace”. Che effetto le fa?

«Bene, così quando parlerà del progetto avrà tanti occhi e tante orecchie che lo seguiranno».
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