Il dato che indica da aprile a giugno una crescita dell'economia Usa del 3,7% è decisamente superiore alle già rosee attese che stimavano un rialzo del 3,3%. E niente a che vedere con la performance del primo trimestre di uno striminzito +0,6%.
A trainare il pil Usa soprattutto una netta accelerazione della spesa per i consumi da parte delle famiglie, favorite da una migliore situazione dell'occupazione e dal calo del prezzo del petrolio. Ma a incidere sull'ottimo risultato del secondo trimestre è anche un deciso aumento degli investimenti da parte delle imprese, segno che gli imprenditori hanno fiducia in una ulteriore espansione dell'economia Usa, nonostante le turbolenze sui mercati finanziari a livello internazionale.
Ora gli occhi sono sulle decisioni della Fed che entro l'anno dovrebbe rialzare i tassi per la prima volta dal 2006: il dilemma è se farsi dettare tale decisione dal buon andamento dell'economia oppure dai timori legati all'attuale instabilità dei mercati finanziari.
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