Legge di Stabilità, l'Italia evita la bocciatura di Bruxelles: verdetto rimandato a marzo

Legge di Stabilità, l'Italia evita la bocciatura di Bruxelles: verdetto rimandato a marzo
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Venerdì 28 Novembre 2014, 12:08 - Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 07:58

L'Italia ha evitato la bocciatura della legge di stabilità 2015 presentata a Bruxelles ma l'anno prossimo, evidenzia la Commissione Ue, dovrà «adottare le misure necessarie per garantire che il bilancio sia conforme al Patto». A marzo Bruxelles procederà a un nuovo esame della situazione.

La Commissione europea rileva il «rischio di non conformità» con il Patto di stabilità per i conti pubblici italiani, ma rinvia ogni giudizio definitivo (come quelli su Francia e Belgio) a inizio marzo 2015, dopo «l'approvazione delle leggi di bilancio e delle previste specifiche dei programmi di riforme strutturali».

«La valutazione della Commissione europea contiene un riconoscimento ai progressi compiuti dall'Italia nello sforzo di modernizzazione, ma anche uno stimolo ad accelerare il programma di riforme intrapreso con coraggio e determinazione per recuperare la competitività del nostro sistema produttivo». È il ministero dell'Economia a commentare così il via libera di Bruxelles alla legge di Stabilità.

La Ue dirà che «ci sono circostanze eccezionali negative in termini di profonda recessione per il Paese ma anche in termini positivi come l'agenda delle riforme strutturali.

Tutto ciò fa sì che il Paese con un alto debito ha la possibilità di mettere in moto un meccanismo virtuoso», afferma il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan.

«L'Italia è vista come un Paese luogo di annunci. Io lo contesto: non sono solo annunci. Ci sono grandi progressi in Parlamento sulle riforme strutturali», aggiunge Padoan.

«In Europa ci viene detto di non sprecare l'occasione: l'Italia è un paese che suscita in Europa sia irritazione sia fiducia. Il rispetto dell'Italia dipende da ciò che chiede e realizza». Il nostro Paese «può esibire in Europa un programma che serve sia a noi che all'Europa stessa», continua il ministro.

«Ritengo che l'anno prossimo sia un anno di crescita positiva dopo tre anni di recessione», sostiene poi Padoan.

«A inizio del 2015 la Commissione Europea fornirà chiarimenti sul miglior uso della flessibilità presente già nel Patto di Stabilità e Crescita». Lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici.

«Il bilancio non è ancora pienamente compatibile con le regole del Patto: per questo riteniamo che la Commissione possa e debba chiedere all'Italia ancora un piccolo sforzo in più», ha detto il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici. «Guardando al debito aggiunge - l'esigenza è molto marcata».

Secondo la Commissione Ue, la bozza della legge di stabilità italiana «comporta un rischio di non rispetto del Patto di stabilità e crescita», ha spiegato Moscovici, in quanto «il bilancio è un po' corto» rispetto a quanto previsto dalle regole Ue. In particolare l'Italia deve «migliorare il bilancio strutturale per il 2015, per questo riteniamo che il bilancio non sia pienamente convergente con le regole». Allo stesso tempo l'Italia, ha riconosciuto Moscovici, si è trovata in «circostanze eccezionali», con «una crescita negativa e un 'output gap' negativo pari al 4% del pil». Da qui la decisione di aspettare marzo.

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