Apple, macinare utili non basta quando si è nel 700 billion club

Apple, macinare utili non basta quando si è nel 700 billion club
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Mercoledì 22 Luglio 2015, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 16:42
(Teleborsa) - Non è facile essere all'altezza delle aspettative quando si è la società con più valore al mondo nonché il brand più potente in assoluto.
 Nemmeno quando si abitua il mercato a trimestrali perfette, in costante miglioramento e sempre ben al di sopra delle attese degli analisti.

Lo sa bene Apple che ieri sera, nella sessione after-hours di Wall Street, ha perso quasi il 7% (e circa 60 miliardi di capitalizzazione di mercato) nonostante abbia svelato conti da fare invidia anche a giganti come Microsoft (soprattutto a Microsoft, visto che ieri l'imperatore dei software ha riportato la più grande perdita della sua storia).

Il motivo di tanto disappunto? Un outlook non particolarmente esaltante.

Per quanto riguarda il bilancio, nel secondo trimestre la Mela Morsa ha realizzato un utile netto di 10,7 miliardi di dollari, in miglioramento del 38% rispetto ai 7,74 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente, mentre l'utile per azione è balzato da 1,28 a 1,85 dollari per via del buyback.

I ricavi sono volati invece del 33% a 49,61 miliardi di dollari, sostenuti dal boom di vendite di iPhone (+35%), soprattutto in Cina, dove sono raddoppiate, in un trimestre tradizionalmente debole per i melafonini in quanto molti “fan” aspettano i nuovi modelli che la società, tradizionalmente, svela in autunno.

Non solo: il prezzo medio degli iPhone è salito di circa 100 dollari arrivando a quota 662 dollari.

Utili e vendite battono le stime degli analisti, rispettivamente a 1,81 dollari ad azione e 49,43 miliardi di dollari.

Anche il margine lordo, pari al 39,7%, ha sorpreso in positivo.

Molto bene le vendite di PC Mac, salite del 9% a fronte del calo del 9,5% del mercato globale, ancora male, invece, le vendite di iPad (-18%), scese per il sesto trimestre consecutivo.

Da rilevare che il nuovo pieno di utili ha portato le riserve liquide di Apple alla cifra monstre di 203 miliardi di dollari.

A deludere è stato il forecast sui ricavi del trimestre in corso, indicati 49-51 miliardi di euro mentre Wall Street stimava almeno 51,13 miliardi.

Gli analisti più “severi” hanno anche indicato una certa debolezza nelle vendite di iPhone, soprattutto se confrontate con il secondo trimestre.

Inoltre non è piaciuto il non comment sulle vendite di Watch che, pare, sia stato un vero e proprio flop. 

E' proprio nel secondo trimestre che Apple ha iniziato a vendere l'orologio smart, primo prodotto nuovo dal lancio dell'iPad nel 2010. Nonostante ciò, il colosso di Cupertino non ha voluto fornire numeri sull'andamento del gadget, inserito nella voce “altri prodotti” assieme a iPod, Apple TV e accessori Beats.

Le vendite in questo segmento, comunque, sono volate del 49% a 2,64 miliardi. Resta da capire se grazie ai Watch.
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